PALERMO. È stato approvato l’avviso pubblico a sportello della Regione Siciliana per finanziare il “reddito di libertà” da destinare alle donne vittime di violenza, con l’obiettivo di sostenerle in un percorso di indipendenza economica ed emancipazione da contesti difficili e a volte di degrado o intraprendere, se possibile, un’attività di impresa.
La misura è stata pubblicata dal Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali ed è diretta ai Comuni che, in sinergia con i centri antiviolenza o con le strutture di accoglienza ad indirizzo segreto iscritte all’Albo regionale, vogliono avviare un progetto personalizzato in favore delle donne vittime di abusi e maltrattamenti, anche con figli minori o disabili, per favorirne d’indipendenza economica, l’autonomia abitativa, l’occupabilità o la creazione di un’attività di impresa.
Tra le spese ammissibili, il contributo al pagamento del canone di affitto per abitazione o attività lavorativa, l’acquisto di attrezzature, arredi, materie prime, le spese di allaccio per le utenze, le polizze assicurative, le licenze, i permessi, le autorizzazioni.
Le risorse sul capitolo prevedono una disponibilità di 234.364,52 euro fino ad esaurimento dei fondi. Potrà essere richiesta una somma annua non superiore ai 10mila euro per ciascuna donna. Il numero di domande che ciascun Comune potrà presentare è indicato nell’avviso. I Comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore 30mila abitanti potranno presentare fino a 5 progetti personalizzati.
“Rendiamo finalmente concreta una misura che aiuterà alcune donne colpite da minacce o violenze a cambiare vita e intraprendere la strada del riscatto e dell’autodeterminazione. Prima di lasciare il mio incarico di governo contavo sull’attuazione di questo importante avviso, oggi immediatamente realizzabile”, ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche sociali, Antonio Schiavone.
L’istanza di contributo dovrà essere presentata seguendo le indicazioni pubblicate nell’avviso. A partire dal 10 ottobre ed entro e non oltre il 31 ottobre 2022.