PALERMO. Sulla strada intitolata alla nostra Santuzza, via Monte Santa Rosalia, sono ben settantamila i libri che su scaffali e scaffaletti fanno mostra di sé. Se ne stanno a due passi dal cinquecentesco Palazzo Branciforte alla portata dei turisti di questa città che da qualche anno, al di là delle sue contraddizioni, è per il suo ricco centro storico sempre più apprezzata. Se ne stanno lungo la via a portata dei suoi palermitani.
Quello che più meraviglia sono le frotte di giovani, quindicenni, poco più o poco meno, che con le cuffiette alle orecchie e con pantaloni a misura delle loro mode, arrivano per prendere un libro, un fumetto, una rivista; per sfogliare pagine di racconti di penne brillanti, per lasciarsi sedurre dai versi dei poeti che la prof ha da poco fatto studiare, per consultare saggi di politica, di religione, di psicoanalisi.
E arrivano anche a questa Biblioteca Itinerante Privata per incontrare Pietro Tramonte, che con passione custodisce i suoi libri, li propone, li consiglia, li recensisce. Li conosce uno per uno, anche se sono davvero tantissimi. E se qualcuno gli chiede di consigliargli un libro, lui, quasi come un medico, si ferma a chiacchierare per capire quali pagine siano le migliori da leggere per la persona che ha davanti.
“Non sono sempre stati settantamila. Dieci anni fa erano soltanto cinquemila ed erano a casa mia. All’indomani del mio pensionamento – avevo dedicato una vita da ragioniere ai numeri, alle carte e alla quadra dei conti – ho deciso di non volere restare ad impolverarmi seduto su un divano. Quindi, ho iniziato a portarne giù e a sistemarli per la strada. Da cinquemila poi dieci, venti, trenta fino a questi settantamila”, racconta Tramonte.
In tutti questi anni – saranno dieci il 14 febbraio del prossimo anno – il ragioniere Tremonte ha conosciuto migliaia di persone provenienti da ogni angolo del mondo; è diventato il confidente di migliaia di giovani a caccia del fumetto introvabile; è diventato il compagno di viaggio e di selfie di visitatori; è diventato con i suoi 70 mila libri tappa palermitana, quasi fosse un museo o una chiesa, consigliata dalla prestigiosa rivista Forbes e dal sito tutto pop Tripadvisor.
“Un giorno, poi, – racconta il bibliotecario con una risata da bambino che ancora gioca con il giocattolo preferito – in tre sono scesi da un’auto blu. Io quasi mi spaventai. Erano della BBC di Londra. Iniziarono a fare domande. Un’altra volta, non molte settimane fa, alcuni giornalisti di Radio Vaticana. Ed è lì che ho pensato che questo luogo impolverato è un luogo dell’anima che mi ha salvato dalla polvere di una vita da ‘pensionato’ e che, in fondo, non ha salvato solo me ma tante persone che qui gioiscono. Questo mi rende felice”.
In questa Biblioteca libreria itinerante, aperta dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18, tra i tanti ci sono anche quelli di Jules Verne, i romanzi avvenieristici e fantascientifici, quelli che Pietro, che è un sognatore incallito e un visionario di professione, legge e rilegge. Anche se, chiedendogli quale sia il libro che preferisce, dice che è un semplice libro bianco. “Sì, è il libro che ogni giorno voglio scrivere continuando ad incontrare le persone e continuando così a viaggiare tra pagine di vita”.
Per questo il desiderio di questo “fanciullino”, come lui si definisce, è che non siano solo 70 mila ma che i libri possano diventare di più, ogni giorno di più. Il desiderio è che i giovani siano anch’essi ogni giorno di più “perché i libri sono un tesoro preziosissimo da condividere e che arricchisce sempre”.
Il suo desiderio, andando oltre quelle vie che se ne stanno al di là della via Roma, è anche quello di vedere Palermo e i suoi palermitani scrollarsi di dosso l’apatia. “Non solo le persone, ma dico anche le cose. Sì, è il mio desiderio anzi la mia speranza: vedere una città viva, entusiasta e libera”.
E mentre si sente già arrivare dalle strade confinanti il buon odore del cosiddetto street food, lì, in via Monte santa Rosalia, si sente il particolare odore delle pagine, della carta. Odore di vita.