Approvato dalla Commissione europea il piano italiano per la garanzia pubblica da 3,5 milioni di euro al gruppo Blutec e alla sua controllata Ingegneria Italia, che producono componenti per autoveicoli. Le società sono in amministrazione straordinaria. L’aiuto fornirà liquidità per le esigenze immediate, consentendo di accedere a finanziamenti per “decontaminare alcune unità produttive da amianto e altre sostanze pericolose”. L’Italia si è impegnata a garantire che, dopo sei mesi, il prestito venga integralmente rimborsato o che la garanzia sia estinta, oppure che i beneficiari intraprendano una ristrutturazione o siano liquidati. A spingere la Commissione a dare l’ok all’aiuto di Stato un obiettivo di interesse comune, cioè il fatto che ci siano a rischio oltre 1.100 posti di lavoro in regioni come Sicilia, Abruzzo e Basilicata.
In particolare, a Termini Imerese, la situazione resta incerta. La cassa integrazione va avanti da circa nove anni, per circa 670 persone, ex dipendenti Fiat. I tre commissari – Giuseppe Glorioso, Fabrizio Grasso e Andrea Filippo Bucarelli – sono al lavoro per cercare un’ultima destinazione per l’impianto. Il nuovo bando verrà presentato il 5 ottobre, non solo per Termini Imerese ma anche per le altre realtà del gruppo, compresa lo stabilimento di Atessa (ora in affitto), la controllata Ingegneria Italia. Da notizie di stampa sembra essere concreto, esclusivamente per lo stabilimento siciliano, l’interesse di Smart City Group, un consorzio che ha presentato la manifestazione di interesse per la creazione di un polo tecnologico per l’economia circolare e la mobilità elettrica. Il consorzio riunisce 15 aziende di tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia, attive nei settori ambientale e trattamento delle acque, agricoltura, produzione di energie rinnovabili, green mobility, Ict e sistemi di storage.
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