PANTELLERIA. La definizione di fortificazione è: “Qualsiasi protezione utilizzata per difendersi dalle azioni offensive del nemico”. Siamo abituati a sentire usare questa parola quando si parla di costruzioni militari, e invece in questo caso si parla di proteggere un giardino. E il nemico dal quale bisogna difenderlo è il vento. Siamo a Pantelleria (che significa proprio figlia del vento) dove da migliaia di anni per proteggere spesso un solo albero di agrume si costruisce un fortino di pietra lavica a secco, che oltre a proteggere il prezioso albero gli permette l’approvvigionamento di umidità durante la notte, un elemento prezioso a Pantelleria, terra arida e dura.
Uno di questi incantevoli giardini – Legambiente ne ha censiti sull’isola circa 400 nel 2021 – è di proprietà di Donnafugata, impegnata da oltre vent’anni in un progetto produttivo d’eccellenza che vede nel Ben Ryé Passito di Pantelleria il suo orgoglio, trova oggi un ulteriore modo per tutelare e promuovere l’agricoltura dell’isola.
L’azienda vitivinicola siciliana ha deciso di donare già nel 2008 il Giardino Pantesco Donnafugata di Khamma al FAI – Il Fondo Italiano per l’Ambiente – al quale riconosce primaria sensibilità e autorevole competenza in materia di tutela e salvaguardia del patrimonio naturalistico.
Straordinario esempio di tecnologia ed architettura agricola, il giardino pantesco è capace di far crescere e fruttificare un albero di agrume, spesso innestato con tre diverse varietà, in un contesto “estremo” dove l’uomo ha sempre dovuto contrastare il vento e la siccità. Non a caso l’agricoltura che si pratica a Pantelleria viene definita “eroica”.
Il Giardino Pantesco Donnafugata racchiude un secolare arancio della varietà Portogallo. Fare un giro nella vigna Donnafugata immersi tra i profumi del rosmarino, tra le palme e le buganville, tutte e tre piante molto care a Josè Rallo, che si sposano perfettamente con il contesto di Pantelleria, è possibile in qualsiasi momento. Il giardino pantesco di Donnafugata essendo bene FAI è visitabile ogni giorno dalle 9.30 nei mesi di luglio agosto, e settembre contattando la cantina al numero 0923 915649. Il giardino pantesco è infatti inserito in un percorso integrato che consentirà al visitatore di conoscere anche l’intero processo produttivo del Ben Ryè, dalla vigna alla cantina, grazie ai racconti dei preparatissimi ragazzi e ragazze che lavorano in cantina si potrà effettuare una visita immersiva tra l’agricoltura pantesca e il mondo di Donnafugata.
I giardini panteschi, i terrazzamenti che abbracciano circa il 60% dell’isola, insieme ai dammusi, ai muretti a secco, i capperi, le vigne e gli uliveti, fanno parte del caratteristico paesaggio che affascina e testimonia la fatica e la dedizione della comunità agricola dell’isola.