Gestire le saline artigianali in maniera sostenibile e competitiva. Il progetto MedArtSal si rivolge ai manager delle saline e ai responsabili delle politiche istituzionali. L’attività principale è la formazione con alcuni obiettivi ben precisi: definire un modello di gestione, promuovendo la diversificazione dei prodotti e la loro commercializzazione. E, poi, la promozione delle saline, del turismo ecosostenibile, la conservazione della biodiversità. Si tratta di un progetto transfrontaliero tra Italia, Spagna, Libano e Tunisia, finanziato dall’Ue, iniziato nel novembre scorso. Capofila il Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale, tra i partner la Camera Tuniso-Italiana di Commercio e Industria (Ctici). Da una parte i manager delle saline, che riceveranno una formazione aggiornata su come gestirle per rimanere competitivi, dall’altra i responsabili delle politiche istituzionali, che aiuteranno a costruire il modello di gestione. Non mancheranno le prove sul campo. Le strategie approfondite saranno testate, infatti, in due saline artigianali in Spagna e Tunisia. Infine, verrà creata una rete di Saline mediterranee artigianali.
Le saline in Tunisia. Sono numerosi i siti salini in Tunisia, con una valenza economica e naturalistica, ospitando una vasta gamma di specie animali e vegetali. Un esempio indicato dalla Camera di Commercio e Industria è quello delle saline di Thyna, nella regione di Sfax. La produzione annua di sale lì ammonta a 300.000 tonnellate. “La diversità dei bacini e il loro regolare approvvigionamento di acqua di mare creano condizioni di vita favorevoli per molti uccelli acquatici – spiega la Ctici -. Questo ecosistema artificiale rappresenta quindi un sito di grande importanza per gli uccelli acquatici migratori e sedentari, soprattutto durante lo svernamento e la nidificazione, che gli ha valso il riconoscimento di Area Importante per la Conservazione degli Uccelli e della Biodiversità (Zico)”. Ospiti più di 100 specie di uccelli in 33 famiglie, tra cui 80 specie svernanti. La densità può raggiungere i 100.000 uccelli, rendendo questa zona umida un luogo di svernamento mediterraneo. Tra le specie presenti insediate, il fenicottero rosa e l’avocetta. Recentemente, un’associazione, “Les Aventuriers”, ha sviluppato dei circuiti in bicicletta nella riserva naturale di Thyna, permettendo agli escursionisti di approfittare della bellezza dei luoghi e di ammirare da vicino la diversità degli uccelli che vi nidificano.