PALERMO – È un grande dono per Palermo per la sua generosità e capacità di aiutare le persone in difficoltà. Parliamo di Abibata Konate, originaria della Costa D’Avorio, da 31 anni nel capoluogo siciliano, vissuti a Ballarò come cuoca e mediatrice culturale; è nota per avere vinto, per alcuni anni, il Cous Cous Fest internazionale di San Vito Lo Capo simbolo di unione e pace nel Mediterraneo.
Immersi tra sapori, musica, canti e ritmi di tamburi, ieri, al Centro Santa Chiara, tante persone palermitane e di tanti Paesi africani hanno festeggiato gli 80 anni di questa donna straordinaria. Per l’occasione, con canti tradizionali a suon di tamburi, si è esibito il Goethe Chor di Palermo Coro Polifonico Amatoriale.
Abibata, in questi anni, è stata un punto di riferimento per la città perchè è stata sempre pronta ad aiutare gli ultimi con il sorriso rappresentando l’Africa bella, solare e accogliente. È stata lei, per prima, lontano da stigmi e pregiudizi, a fare conoscere la Costa d’Avorio e il Burkina Faso, le sue due terre di appartenenza oltre l’Italia; molta gente, infatti, è partita con lei per vivere quei luoghi.
A Ballarò, per tanti anni, è stata una presenza significativa per la capacità di testimoniare le sue azioni di solidarietà e di autentica condivisione. Mamma Africa è anche una onlus, nata a Palermo nel 2009, da un gruppo di persone che hanno sentito il bisogno di sostenere uno dei paesi più poveri dell’Africa e del mondo intero, il Burkina Faso. “Sono molto felice di ricevere tutto questo affetto – ha detto Abibata molto emozionata -. Sono arrivata a Palermo nel 1994 per raggiungere mio marito che già viveva a Palermo. Ho iniziato da subito a lavorare, vivevo a Ballarò”.
La sera. Abibata, mamma di cinque figli, cucinava abbondantemente, non solo per la famiglia, condividendo con chi aveva bisogno. In breve tempo, la sua casa si aprì a tutte le persone in difficoltà con la distribuzione del cibo pronto. Con il cibo ha iniziato così a costruire ponti di solidarietà. “In questi 31 anni, sono stata molto fortunata e ho fatto mia la cultura di questa splendida Palermo dalla quale continuo ad avere tanto – ha raccontato -. In Africa mio padre e mia madre mi hanno insegnato a condividere il cibo con chi non ne aveva. Palermo, per me, è una grande famiglia sempre accogliente; ho dato tanto ma ho ricevuto pure tanto. Il mio desiderio, adesso, alla mia età, è quello di ritornare in Costa D’avorio per aprire un ristorante solidale aperto al prossimo”.
“La conosco da 23 anni – racconta Roberta Lo Bianco, socia fondatrice di Moltivolti -. La ricordo quando a Santa Chiara aveva un piccolo spazio in cui preparava da mangiare per coloro che avevano bisogno. Essendo anche una grande attivista, ha iniziato, pure, ad organizzare alcuni viaggi per portare avanti alcuni progetti in Burkina Faso, il Paese del marito. Lei, ha avuto il grande merito sociale di farci avvicinare all’Africa senza stigmi ma con la sua capacità di stare insieme con attenzione e cura autentica verso ogni persona. Sicuramente, siamo stati ispirati positivamente da lei per quello che poi abbiamo realizzato nella nostra vita. Resta, quindi, un grande esempio per la sua comunità ma anche per altre comunità straniere e pure per noi palemitani/e”.