MARINEO. “Quando mi è stata proposto di candidarmi in una lista civica ho subito detto di sì perché ho pensato fosse il modo migliore per dare spazio ai giovani portando innovazione e apertura della politica locale verso i ragazzi”. Beatrice Di Sclafani ha 24 anni ed è la nuova assessora alla Cultura, Politiche Giovanili, Sport e Spettacolo a Marineo, comune in provincia di Palermo. La più votata delle donne con 645 preferenze e la seconda della lista. Diplomata al Liceo Classico Vittorio Emanuele II, Beatrice ha conseguito la laurea triennale all’Alma Mater di Bologna in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientale e attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Cooperazione, Sviluppo e Migrazioni. Nonostante la sua giovane età, ha maturato dentro di sé l’idea di voler intraprendere la carriera politica di assessora dopo il suo mandato da Presidente della Consulta Giovanile a Marineo. L’organo, creato nel 2022, le ha permesso di occuparsi di progetti dialogando con l’amministrazione comunale così da addentrarsi sempre di più nella realtà marinese, colma di potenzialità e di opportunità che hanno avvicinato Beatrice all’esperienza politica.
L’esperienza in Tunisia
Metà del secondo anno di magistrale l’ha trascorso a Tunisi in seguito alla vittoria del bando del programma Doppio Titolo proposto dalla facoltà. Grazie a questo master in Relazioni Internazionali presso l’Università El Manar, è stata lì sei mesi e per tale ragione ha interrotto la sua carriera da Presidentessa della Consulta. Quest’esperienza le ha conferito il dono di vivere la capitale tunisina con tutte le sue sfaccettature, colori, sapori, ma soprattutto problematiche non indifferenti senza risparmiarsi nulla. Vedendo una realtà così complessa, qualcosa in lei è scattato. “Ho riflettuto molto dopo aver assistito alla disperazione dei giovani che vogliono andare via perché non hanno speranza nel loro paese” – prosegue Beatrice – “Quando sono tornata a Marineo, una delle prime cose che ho fatto è stato organizzare una riunione con la consulta giovanile per discutere riguardo ai progetti estivi. Lì ho potuto constatare tanta voglia di fare, svariate idee e collaborazione tra i giovani. Questo mi ha fatto pensare che fosse opportuno fare sempre di più”.
“Queste elezioni hanno portato un cambiamento significativo”
Essere giovane e soprattutto donna non è facile e non sempre la politica non è pronta. Possono verificarsi degli eventi spiacevoli che rendono la strada un po’ più tortuosa, ma non impossibile da attraversare. “La politica nei paesi spesso è troppo legata alle famiglie, ma queste elezioni hanno portato un cambiamento che è quello del voto d’opinione. L’intera struttura dei comizi e la campagna elettorale sono state improntate sulla questione delle famiglie da sempre in competizione e purtroppo la mia presenza è stata un po’ in mezzo a questo conflitto. Mio padre è sempre stato presente in politica in maniera diretta e indiretta e mi è stato detto di essere una “pedina” con in mano le decisioni altrui. Inoltre utilizzo i social come fanno tutti e sono stata molto attaccata per via del mio corpo e del mio modo di esprimermi con commenti sessisti. È stato un colpo basso; è facile far credere a parole di voler includere i giovani in politica. Invece risulta molto attaccabile una donna che entra in questo mondo soprattutto da un punto di vista fisico. Però ho pensato che il fatto di essere stata così tanto attaccata significava che io stessi facendo qualcosa di buono e che fosse giusto continuare su questa strada”.
“Io non ti conoscevo, ma mi hai convinto”
Nonostante le difficoltà, ci sono tantissimi momenti che impreziosiscono questo cammino. Soprattutto quando a sostenere fino in fondo le tue intenzioni non sono soltanto le persone che ti stanno accanto, ma anche chi inizialmente non sa chi sei, ti conosce in quel frangente e ti capisce profondamente appoggiandoti. “Una sera sono salita nel balcone per fare il mio comizio parlando con più di 400 persone. Al termine del mio discorso, le persone si sono avvicinate a me dicendomi: “Io non ti conoscevo, e non avevo idea di chi tu fossi (il che è difficile per un paesino di 6000 persone). Ma quello che hai detto mi ha convinto”. Da lì ho capito anche che ci stavamo sganciando da quell’ideologia di voto di famiglia e ci stavamo avvicinando verso quel voto che io considero più democratico. La gente ascolta, si fa un’idea circa i candidati e vota chi l’ha convinta di più. Questo e quello della vittoria sono stati momenti emozionanti”.
Quali sono i programmi per l’estate a Marineo
Per Marineo si prospetta un periodo colmo di progetti soprattutto per la programmazione estiva. “Il mio paese ha la fortuna di avere una rete di associazioni molto ampia e attiva e sono 50 tra culturali, sportive, artistiche e il calendario è molto fitto. Ci poniamo come obiettivo quello di far diventare Marineo centro culturale anche per i paesi limitrofi rendendolo anche un punto di riferimento per tutto il circondario”.