13.1 C
Palermo
domenica, 12 Ottobre 2025
HomeStorieDa Tunisi a Polizzi Generosa: la “tunisicilianità” di Firas, il ragazzo che ha trovato casa tra le Madonie

Da Tunisi a Polizzi Generosa: la “tunisicilianità” di Firas, il ragazzo che ha trovato casa tra le Madonie

A 24 anni, dopo un viaggio difficile attraverso il Mediterraneo, Mohamed Firas Bettem si sente oggi “pulizzanu” a tutti gli effetti. Accolto dalla comunità di Polizzi Generosa, ha intrecciato tradizioni, cultura e affetti locali fino a definirsi “tunisiciliano”. Studente universitario, sogna di raccontare in un libro la sua storia di speranza, resilienza e rinascita

Stefano Edward Puvanendrarajah
Stefano Edward Puvanendrarajah
Laureato in Comunicazione Pubblica, d’impresa e pubblicità presso l’Università di Palermo e digital marketing specialist. Racconta le realtà associative che si occupano del sociale in Sicilia e la vita quotidiana delle comunità migranti siciliane, utilizzando i nuovi media
spot_img
spot_img

POLIZZI GENEROSA. “Io sugnu pulizzanu!”. Così si presenta con entusiasmo ai nostri microfoni Mohamed Firas Bettem, un ragazzo tunisino di 24 anni, approdato in Sicilia dopo un lungo viaggio difficile via mare. Oggi si sente parte di una comunità che lo ha accolto come un figlio: Polizzi Generosa.

Dalla speranza alla “nuova vita”

L’adolescenza di Firas a Tunisi non è stata così semplice. Ha dovuto affrontare diverse fasi avverse, tra cui tante difficoltà economiche. Nonostante ciò, non si è tirato indietro, grazie al supporto imprescindibile di sua madre. “Il mio era un destino vissuto attimo per attimo tra speranza e dolore, sacrificio e fame, e allo stesso tempo gratitudine e resilienza – sottolinea Firas -. Mia madre è un pilastro portante della mia vita. È una Iron Lady che ha sfidato tutto ciò che le stava attorno per crescere egregiamente me e mio fratello”, precisa con un po’ di commozione.

Il giorno della maturità è stato per lui uno spartiacque. Poco dopo, con la famiglia, ha deciso di affrontare la traversata del Mediterraneo verso l’Europa: “Non è facile capire cosa possa spingere un giovane istruito a rischiare la vita in mare. È stata un’esperienza durissima, psicologicamente e fisicamente. Lampedusa è stata la soglia di un nuovo mondo, ma è la Sicilia che mi ha dato il coraggio di affrontare il mio destino”.

La “Tunisicilianità” di Firas

Firas coglie tante somiglianze tra la Sicilia e la Tunisia, il calore della gente, la forza, il mare e persino i tratti linguistici. “Dico sempre che sono un Tunisiciliano: un misto raro, ma bellissimo. In Sicilia non mi sono mai sentito straniero. Questa è casa mia!”, ribadisce. Ed è in questa atmosfera festosa, dove i profumi e i colori uniscono simbolicamente le due realtà del Mediterraneo, che Firas trova una grande famiglia, in una località madonita (Polizzi Generosa), dove il  sindaco, Gandolfo Librizzi e la comunità hanno creato nel tempo un modello di accoglienza bidirezionale in cui perfino le tradizioni del luogo vengono vissute dai migranti accolti nella località con entusiasmo, annullando qualsiasi forma di barriera sociale.
Qui, parte il suo cammino dal Centro SAI di Polizzi Generosa. “Ho trovato una comunità generosa e accogliente, amici come fratelli, mani che hanno saputo ascoltare e comprendere. Dal sindaco, agli operatori del SAI. Porto tutti nel mio cuore come una sola famiglia per ciò che rappresentano nella mia vita”, dice Firas.

Il legame con le tradizioni e cultura Polizzana

Tra le esperienze più intense, vissute da Firas, vi è quella della sagra delle nocciole. “Partecipare alla Sagra delle Nocciole è stato un evento davvero bello. Il ballo, l’abito tradizionale, il camminare per la città tra la folla, il restare fino all’alba e cantare. Tutto questo ha fatto sì che la mia anima si fondesse con Polizzi e con il suo spirito. Forse mi sono legato a questa terra ancora più di chi vi abita da generazioni”, racconta con gioia Firas.
Altrettanto indimenticabile è stata per lui  la prima esperienza teatrale, recitata in dialetto polizzano. “È stato un mix di emozione, paura e gioia. Ho scoperto una parte nuova di me stesso. Sono riuscito perfino a far ridere il pubblico, ed era quello il vero obiettivo”.
Oggi Mohamed Firas è studente universitario di Economia, Cooperazione e Sviluppo Sostenibile: “È una delle esperienze più belle della mia vita. Ringrazio chi mi ha sostenuto nel percorso burocratico e formativo. Progetti per il futuro? Un libro che trasmetterà le emozioni e le riflessioni della mia vita ma anche degli altri”, chiosa.

spot_img

Leggi anche

spot_img
spot_img

Ultime notizie

spot_img

Twitter

spot_img