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sabato, 21 Giugno 2025
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Dal Mali a una sartoria di Palermo: nasce lo “stile Moussa”

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I colori e le fantasie dei tessuti presentano quel tratto tipico africano. Tonalità vivaci, cuciture che riproducono le geometrie del sole. I suoi raggi battono forte nel Mali, dove Moussa è nato. Una ricchezza della sua terra che rivive nello stile degli abiti creati dal giovane sarto. Oggi nasce lo “stile Moussa” in una sartoria di Palermo, accanto ai costumi di scena del coro delle donne del Faust.
Un lungo viaggio, attraverso il Mediterraneo, che ha portato il ragazzo nel capoluogo siciliano, dove si trova da oltre due anni. Studente, sarto e pure cantante. Moussa è un vulcano attivo che emette vita, la stessa che trasmettono i suoi abiti. L’ha offerta interamente durante il tirocinio nella sartoria Pipi, che si occupa della realizzazione di costumi teatrali. “Io qui mi trovo bene come nella mia famiglia. Tutti sono bravi e mi considerano come un figlio”, racconta.

L’esperienza di Moussa nella sartoria Pipi

“L’accoglienza deve essere così: una persona che si trova a suo agio all’interno di un ambiente familiare. Moussa ha portato una cosa molto importante: la serenità e l’allegria di affrontare la giornata”. A parlare è Francesca Pipi, titolare della sartoria in cui il giovane si è messo all’opera. “Sto imparando cose che prima non sapevo: è vero che sapevo cucire, ma ogni cultura ha i suoi metodi”, racconta Moussa. La parola torna a Francesca Pipi. “Quando parlavo con lui non mi guardava in faccia. Gli ho detto: ‘No, Moussa, tu mi devi guardare! Perché gli occhi trasmettono anche quello che la voce dice’. Poi, mi raccontava: ‘Nel mio Paese non è così, perché i professori non si devono guardare in faccia’. E io rispondevo: ‘Al tuo Paese!’. Lo sguardo fa tanto. E piano piano ci siamo riusciti”. Tra le cose imparate dal ragazzo, la cucitura a mano: “La sua passione è cucire, solo che le sue modalità erano un po’ diverse dalle nostre. Lui vorrebbe tutto subito, pronto. Spesso gli dico: ‘No, devi riuscucire. Non si fa così. Me lo devi fare in quest’altro modo'”.

La stile di Moussa in un video

Moussa all’opera, tra la macchina da cucire e le stoffe. Si racconta in un video. “Questo pantalone l’ho fatto io – ammette, mostrandolo -. Questo è lo stile che ho creato io. Se il mondo vedesse i lavori che ho fatto e dicesse ‘Questo è lo stile creato da Moussa’ avrei realizzato il mio sogno”. Immagini girate prima della diffusione del Covid-19. “Anche se ci parla di rapporti e situazioni che oggi sembrano lontanissime – riporta l’intro -, questo incontro ci richiama a un importante principio: è solo favorendo le relazioni di ascolto, il rispetto e la solidarietà che potremo immaginare un futuro migliore per l’intera comunità”.  Il video è stato realizzato nell’ambito della campagna “Impresa che cresce è impresa che accoglie“, promossa dal progetto In Gioco per favorire l’inclusione lavorativa dei giovani migranti.

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