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giovedì, 1 Maggio 2025
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La carica dei mille sui cammini di Sicilia

Gruppi provenienti da diverse parti dell’isola si sono ritrovati nei 17 percorsi, che hanno aderito alla prima giornata regionale, promossa dall’Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo

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PALERMO. Quasi mille camminatori si sono ritrovati, ieri, da tutta la Sicilia sui 17 percorsi che hanno aderito alla Prima Giornata Regionale dei Cammini di Sicilia promossa dall’Assessorato al Turismo Sport Spettacolo. A muoverli, la spiritualità nella Domenica delle Palme e il desiderio di un contatto diretto con la natura.
Il cammino di Tindari ha raccolto 50 iscritti che hanno percorso 46 km da Mojo al Santuario della Madonnina Nera con il timbro sulla carta del pellegrino a ogni tappa. In 130 invece si sono ritrovati sui passi del Cammino di San Giacomo, che ha proposto la tappa Piazza Armerina – Aidone, attraversando borghi ricchi di storia, fede e tradizione. Per l’occasione è stata presentata anche la guida jacopea. Al raduno, sono giunti in molti da diverse parti dell’isola: Palermo, Siracusa, Ragusa, Catania, Enna, Messina e Caltanissetta. Il Cammino di San Bernardo è stato percorso a piedi da Chiusa Sclafani e da Corleone a cavallo fino a Palazzo Adriano. Anche qui numerosi i partecipanti. La devozione per la santa patrona di Palermo ha mosso l’Itinerarium Rosaliae, che ha proposto l’escursione gratuita dalla Chiesa rosaliana di Burgio alla normanna Chiusa Sclafani con la Via Crucis vivente. La spiritualità è stata al centro del cammino “Lava e fede alle pendici dell’Etna”, partito dalla chiesa Maria SS. della Guardia a Belpasso fino a Mompilieri (Mascalucia). Un percorso mistico tra le montagne siciliane, luoghi di meditazione e contemplazione. E, poi, la Via Sacra di Enna (trekking e meditazione); il Cammino del Beato Guglielmo Gnoffi, dal Castello di Caccamo all’Eremo di San Felice; il Cammino dei Mille, tra Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela; il Trekking del Santo sui passi dell’eremita San Nicolò Politi.

Lungo La Via dei Santuari Mariani, nell’Anello del Nisi, alcuni pellegrini hanno intrecciato le palme. Altri hanno raggiunto il Santuario Madonna dell’Alto (Petralia Sottana), uno dei santuari più elevati d’Italia. L’Antica Trasversale Sicula ha coinvolto un folto numero di partecipanti fra trekking, visite, visione di documentari, biciclettate e cene conviviali. E, ancora, il Sicily Divide, promosso tra le 52 mete turistiche del 2025 dal New York Times, che ha offerto un’esperienza che è parte dell’itinerario cicloturistico che collega Trapani a Catania: una pedalata per le vie della città di Palermo tra arte e cultura, che ha raccolto la partecipazione di una trentina di ciclisti. 

“Abbiamo camminato insieme, in ogni angolo dell’isola, tra boschi, mulattiere, sentieri antichi e borghi pieni di storia. È stata una festa di passi, incontri, racconti e bellezza – dice il coordinatore dei Cammini e Sentieri di Sicilia, Totò Trumino, che esprime soddisfazione per la grande partecipazione e rivolge un plauso a tutti i partecipanti per la giornata dedicata alla mobilità dolce -. È un segnale forte: la Sicilia ha finalmente capito che la mobilità dolce e i cammini rappresentano un valore straordinario per la nostra isola”.

“I cammini che guardano verso questo turismo sostenibile, lento ed esperienziale racchiudono tutto quello che desidera il viaggiatore – dice l’assessore al Turismo Sport e Spettacolo, Elvira Amata -. I camminatori hanno potuto godere della bellezza del paesaggio, della natura, di interloquire con le comunità di questi territori, abbracciando quasi tutta la nostra isola. Un’offerta possibile grazie al lavoro di tante associazioni che hanno creato un comitato spontaneo dei cammini e dei sentieri di Sicilia”.

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