PALERMO. Hanno già realizzato una birra commercializzata in vari punti vendita del territorio siciliano, adesso si stanno dedicando alla preparazione di una pizza, anche nella variante senza glutine, prima di aprire un punto ristoro “All Inclusive”, dove combineranno le proprie produzioni artigianali.
Prende sempre più forma il progetto d’inclusione sociale e lavorativa dei giovani con sindrome di Down dell’Associazione “SporT21” Sicilia, a Palermo, che insieme ad altre realtà associative siciliane, vuole dare l’opportunità ai giovani con disabilità di sviluppare competenze pratiche nel settore della ristorazione.
Un percorso formativo quello della pizza nato in collaborazione con la Società Cooperativa “Al Reves”, A.T.I.S. (Agenzia per il Lavoro accreditata presso la Regione Sicilia), FORMA.LAB e BM, che si collega e si integra con i precedenti progetti sociali realizzati al Birrificio Bruno Ribadi di Terrasini (Pa), con il partner BM, che ha permesso ad alcuni ragazzi con disabilità della SporT21 Sicilia di acquisire competenze nella produzione di una birra artigianale.
Iniziative sportive, una birra, adesso una pizza, e presto un risto-pub. La ASD SporT21 Sicilia ha tra i suoi obiettivi quello di rafforzare le competenze collegate al lavoro di squadra, dei ragazzi con disabilità, stimolando la cooperazione e la comunicazione interpersonale, elementi fondamentali nel contesto lavorativo.
Si vuole rafforzare l’autostima e il loro senso di appartenenza a una comunità, superando le barriere personali e sociali spesso associate alla disabilità per creare un ambiente stimolante che supporti l’inclusione, contribuendo alla costruzione di reti sociali che facilitino l’integrazione lavorativa e personale.
“L’impatto delle nostre iniziative è duplice – spiega il presidente dell’Associazione “SporT21” Sicilia, Giampiero Gliubizzi -, migliorare le competenze professionali dei ragazzi coinvolti, offrendo loro concrete opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, sensibilizzare la comunità locale e il settore della ristorazione sull’importanza dell’inclusione sociale dei giovani con disabilità. Vogliamo creare un modello replicabile, dove l’inclusione delle persone con disabilità non solo risponde a un’esigenza di giustizia sociale, ma rappresenta un valore aggiunto in termini di qualità del servizio e innovazione.”
L’iniziativa getta le basi per l’apertura di un risto-pub “All Inclusive”, un esempio concreto di imprenditoria sociale capace di generare valore economico e sociale, dimostrando come un’attività commerciale possa essere gestita in modo sostenibile da persone con disabilità, con il supporto delle associazioni e delle realtà locali.
Momento culminante del progetto di realizzazione della pizza sono stati i sei eventi pubblici, dove hanno collaborato anche docenti e alunni delle scuole delle arti e dei mestieri del CIRS Palermo e dell’EUROFORM di Carini. Eventi che hanno coinvolto un pubblico eterogeneo e numeroso (tra 20 e 90 commensali per evento), permettendo ai giovani pizzaioli con disabilità di confrontarsi con dinamiche reali di servizio e relazione con il cliente, in un contesto protetto ma autentico.
I ragazzi con sindrome di Down della “SporT21” Sicilia non hanno messo da parte lo sport. Nelle scorse settimane sono stati protagonisti della nona edizione di “Adria Inclusive Games”, che si è svolta a Terrasini (Pa). Tre giornate e un centinaio di partecipanti giunti da tutta Italia, per questa prima edizione siciliana, che si sono confrontati in modo non competitivo su ben 10 discipline, come judo, karate, calcio balilla, tiro con l’arco, minigolf, nuoto, pallacanestro, tiro laser, pallavolo, basket in carrozzina. Lo scopo? Promuovere lo sport con un approccio inclusivo, per un’iniziativa che ha visto il coinvolgimento di tecnici di varie Federazioni sportive in un contesto ricreativo per famiglie e persone con disabilità.