PALERMO – Un viaggio di conoscenza e consapevolezza delle diversità tra Palermo e Trogen all’insegna di gioco, condivisione e partecipazione. È quello che hanno svolto 35 bambini e bambine dei quartieri Brancaccio e Sperone, accompagnati dal Centro di Accoglienza Padre Nostro e dal parroco dello Sperone don Ugo Di Marzo.
Ieri sera, a conclusione degli eventi per il 32esimo anniversario della morte di padre Pino Puglisi, Maurizio Artale ha presentato il video del campo educativo “In viaggio con Speranza” “Da Brancaccio alla Svizzera” presso il Centro Polivalente Sportivo “Padre Pino Puglisi & Padre Massimiliano Kolbe”. I 35 giovanissimi, di età compresa da 7 a 12 anni, lo scorso 29 luglio, accompagnati da 10 educatori del Centro hanno partecipato, infatti, al campo presso il Villaggio Kinderdorf Pestalozzi di Trogen, in Svizzera.
“E’ stata una bella esperienza perchè, essendo stata lontana dalla Sicilia – ha raccontato Irene di quasi 13 anni dello Sperone – e dalla mia famiglia, ho fatto nuove amicizie”. “Siamo stati dentro Tecnorama divertendoci tantissimo – ha aggiunto Ilary di 12 anni di Ciaculli, zona vicino Brancaccio -. Ho conosciuto la raccolta differenziata in un posto dove non si possono buttare le cartacce a terra. La Svizzera è più pulita mentre Palermo è più sporca anche se dobbiamo imparare a mantenerla pulita”. “E’ stato bellissimo giocare dentro Tecnorama perché si poteva toccare tutto – ha raccontato pure il piccolo Salvatore di 9 anni di Brancaccio -. Si deve ancora lavorare tanto per fare diventare Palermo pulita come la Svizzera”. “Sono partiti due dei miei figli – ha detto pure Katia Mauceli di 41 anni, mamma di tre figli -. I miei ragazzi si sono divertiti tantissimo e hanno visto pure con i loro occhi la pulizia della Svizzera rispetto a Palermo. Ringraziamo il Centro Padre Nostro per questa bellissima possibilità che ha dato ai bambini del quartiere”.
“Al viaggio hanno partecipato anche dieci giovanissimi dello Sperone – ha aggiunto don Ugo Di Marzo parroco della chiesa San Marco Evangelista dello Sperone -. E’ stata una esperienza bellissima perché ha aperto loro orizzonti nuovi. Hanno conosciuto il buon funzionamento di un luogo se si riescono a mettere insieme regole e cultura. Lo scopo è stato quello di avere nuove conoscenze che possono migliorare il luogo dove viviamo”.
“Abbiamo voluto chiamare l’iniziativa ‘In Viaggio con Speranza‘ non come concetto astratto ma come ‘compagna di viaggio’ – ha detto la psicologa coordinatrice del campo Laura Stallone -. La speranza, infatti, è stata il filo conduttore delle diverse scoperte esplorative fatte da i nostri giovani. Hanno saputo condividere tante emozioni all’insegna delle regole con attenzione e cura, valorizzando la natura e le altre bellezze architettoniche del territorio. La maggior parte di loro ha vissuto pure l’emozione di prendere per la prima volta un aereo. I bambini e le bambine che sono partiti hanno situazioni di disagio diverso e multidimensionale. Con alcuni bambini abbiamo scritto delle lettere ai papà detenuti mandando pure delle cartoline”.
All’evento ha partecipato il sindaco Lagalla. “L’iniziativa riceve tutto il mio apprezzamento. Padre Pino Puglisi proponeva una ricetta semplice che guardava verso la responsabilità – ha affermato il sindaco Roberto Lagalla – nei confronti della collettività ma soprattutto verso se stessi per gli altri. A Brancaccio continuiamo ad essere sempre disponibili, e in ascolto, per realizzare insieme le opere che servono”.
Per l’occasione, inoltre, hanno partecipato all’iniziativa il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè e la direttrice generale Giuliana Brucato dell’azienda Automar che hanno sostenuto economicamente il costo del volo aereo per la Svizzera di tutti i giovani. Il Kinderdorf Pestalozzi (Villaggio Pestalozzi) è nato nel 1946 in risposta alla seconda guerra mondiale dal filosofo Walter Robert Corti come luogo di accoglienza per i minori orfani e in difficoltà.