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lunedì, 16 Giugno 2025
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All’Aula Bunker con Le Vie dei Tesori: cronisti e magistrati raccontano il Maxiprocesso

La grande aula di forma ottagonale costruita in pochi mesi, tra il 1985 e il 1986, a fianco del carcere Ucciardone a Palermo, è visitabile in via eccezionale con il festival Le Vie dei Tesori, durante tutti i weekend di ottobre. Le visite guidate saranno arricchite dalla testimonianza di alcuni dei giornalisti e dei magistrati che seguirono il Maxiprocesso

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università degli Studi di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione Musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, scuola, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" di cui è anche socia dell'impresa sociale-editrice del giornale; e ha realizzato dei reportage-inchiesta su "OrizzonteScuola" circa il fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival culturale a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone ha anche curato con diligenza l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale Santi Consolo; e per il Centro antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori onlus.
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PALERMO. Un’occasione più unica che rara. La grande aula di forma ottagonale, costruita in pochi mesi, tra il 1985 e il 1986, a fianco del carcere Ucciardone, è visitabile durante tutti i weekend di ottobre (sabato e domenica dalle 9 alle 13. Prenotazione obbligatoria entro il giovedì precedente) con il festival Le Vie dei Tesori.

Qui, dove si è svolto il più grande processo per mafia, con 349 udienze e 475 imputati, 900 tra testimoni e parti lese, 600 giornalisti da tutto il mondo, per un processo durato 22 mesi, la lettura della sentenza, di 8.608 pagine, richiese un’ora e mezza.

In quest’aula è passata la storia della mafia. L’ingresso in aula di Tommaso Buscetta, il confronto tra questo e Pippo Calò. Gli insulti dalle gabbie al pentito Salvatore Contorno, l’interrogatorio del “papa” Michele Greco. Il coraggio pacato del presidente Alfonso Giordano, l’unico magistrato che accettò di guidare la Corte d’Assise di quel processo da guinness.

Nessun’aula di tribunale avrebbe potuto ospitare un dibattimento di tale portata. La Camera di Consiglio durò 35 giorni e il processo finì con 246 condanne e la vittoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A 30 anni dalle Stragi che uccisero i due magistrati, l’Aula Bunker del Maxiprocesso, è visitabile con il festival che ogni anno apre al pubblico i luoghi della cultura, della comunità e della memoria. I luoghi della città che hanno fatto la storia. Le visite guidate sono arricchite dalla testimonianza di alcuni giornalisti e dei magistrati che seguirono il processo.

Nel video realizzato da Le Vie dei Tesori, le interviste al pm del maxiprocesso Giuseppe Ayala, il videomaker Giuseppe Di Lorenzo, e l’allora cronista di giudiziaria Marcello Barbaro.

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