PALERMO. La Fondazione Falcone prosegue il progetto culturale di arte contemporanea per promuovere la memoria nella lotta alle mafie, curato da Alessandro De Lisi. Dal prossimo 20 maggio e per le settimane successive si potrà ammirare ai Quattro Canti di Palermo una prima installazione dell’artista vicentino Arcangelo Sassolino, che proprio una settimana fa ha inaugurato la Biennale d’arte contemporanea di Venezia con il padiglione di Malta, con un’opera straordinaria dedicata alla giornalista Daphne Caruana Galizia, assassinata nel suo Paese. Ai Quattro Canti si sta procedendo da lunedì scorso ad allestire l’infrastruttura temporanea che “accoglierà” l’opera.
“L’opera – spiega Alessandro de Lisi – è una dichiarazione provocatoria contro la speculazione edilizia e contro il ‘sacco di Palermo’ che tra gli anni ’60 e gli anni ’80 devastò la città, spesso con il complice silenzio delle istituzioni dell’epoca. Il progetto complessivo dell’installazione temporanea di Arcangelo Sassolino – prosegue De Lisi – tiene conto di tutti i parametri ambientali e sarà realizzato in totale accordo con il Comune di Palermo e la Sovrintendenza alle Belle Arti e la partecipazione della Fondazione Federico II. Tutto verrà smontato e la bellezza dei Quattro Canti perfettamente tutelata, ma in questo periodo vogliamo sottolineare che i rischi degli interessi criminali sull’ambiente sono sempre attuali. In questo caso l’arte contemporanea diventa politica ed esorta alla più alta attenzione dei valori costituzionali in materia di patrimonio collettivo”.
Il progetto complessivo della Fondazione Falcone, che verrà presentato nei prossimi giorni insieme al programma delle commemorazioni del 30esimo anniversario delle stragi del ’92, è la prosecuzione di quello avviato lo scorso anno con i due artisti palermitani Andrea Buglisi ed Igor Scalisi Palminteri.