PALERMO. L’Università di Palermo pensa in grande: a partire dal prossimo anno accademico offrirà la possibilità di accedere all’offerta formativa del corso di laurea magistrale International relations LM52 in formato telematico, agevolando le esigenze degli studenti, stakeholders e docenti in una visione Glocal.
La struttura del percorso di studi nell’ateneo di Palermo
Il primo curriculum (International Studies), è focalizzato sulle carriere nell’ambito delle organizzazioni internazionali, governative e non governative, Think-Tank e della carriera diplomatico-consolare. Il secondo (International Trade), attenziona le tematiche riguardanti gli scambi commerciali internazionali e i processi di internazionalizzazione delle imprese con studi approfonditi sui sistemi doganali e sul diritto commerciale internazionale, sugli scenari politici ed economici. Intende diventare progressivamente un punto effettivo di riferimento nel mezzogiorno d’Italia per la formazione specifica di tutte quelle professionalità connesse alla globalizzazione delle relazioni economiche e commerciali.
Le potenzialità dell’apprendimento attraverso il digitale dall’Università di Palermo
Nonostante il forte dibattito costruitosi nei tempi della pandemia tra coloro che sono diffidenti nell’apprendimento a distanza e chi invece vede in esso uno strumento potenziale per raggiungere diverse categorie di studenti che senza tali strumenti non sarebbero in grado di studiare, apprendere ed essere al passo con i tempi di studio, il corso di laurea International Relations ha fortemente voluto investire sui punti di forza della didattica a distanza.
“Al fine di rendere più efficace dal punto di vista didattico il corso erogato in modalità convenzionale – riferisce il professore Salvatore Casabona, coordinatore dei due corsi di studio –, ci siamo avvalsi della piattaforma teams per far sì che le numerose figure professionali coinvolte nella interazione con i nostri studenti (tra cui i top manager, spedizionieri doganali, export managers, internatonal business developers, rappresentanti delle istituzioni, nazionali, estere ed internazionali) possano intervenire efficacemente nel percorso di studi, con la ricchezza della loro esperienza diretta sul campo, cosa che in contesti non digitali implicherebbero numerose difficoltà logistico-organizzative“.
Inoltre e simmetricamente al corso di laurea in presenza, da quest’anno l’Università di Palermo mette a disposizione di studenti-lavoratori un nuovo corso di laurea interamente in modalità telematica, denominato “International relations, politics & trade” – LM 52. “La laurea interamente telematica – i cui esami si svolgeranno comunque in presenza – prevede tra le attività, project work, case studies, simulazioni, finalizzate a stimolare lo spirito critico degli studenti”.
Saranno inoltre disponibili per gli studenti di entrambi i percorsi di laurea moduli in modalità asincrona – fortemente rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro – e in particolare quello dedicato al “Digital Export”, ai pagamenti internazionali e all’uso professionale dei fogli di calcolo: il funzionamento è semplice e intuitivo affidato a videolezioni, materiale didattico scaricabile e test di autovalutazione. Altri moduli sono in corso di progettazione e saranno messi a disposizione dal prossimo anno accademico.
“La messa a disposizione di moduli in asincrono permetterà agli studenti attraverso la piattaforma moodle di potersi formare su alcuni ambiti extracurriculari, la cui importanza è emersa in modo evidente dall’interlocuzione con gli stakeholders“, riferisce il prof. Casabona.
Storie di successo delle studentesse internazionali del corso
Roza Safaryan, studentessa di origine armena neolaureata in International Relations, riferisce come la passione per le lingue internazionali maturata durante i suoi studi accademici alla Russian-Armenian (Slavonic) University abbiano dato la consapevolezza dell’importanza della applicazione di tali conoscenze in ambito della comunicazione con il mondo. Riferisce, inoltre, perché, dopo aver svolto una esperienza Erasmus presso la università bulgara di Ruse – Angel Kanchev, ha voluto fortemente esplorare una realtà formativa europea che le potesse dare le opportunità di mettersi in gioco sia dal punto di vista formativo che dal punto di vista lavorativo:
“Dopo aver svolto i 12 anni del percorso scolastico a Yeghegnavan, luogo in cui sono nata, ho proseguito gli studi iscrivendomi alla Russian-Armenian (Slavonic) University che si trova nella capitale, Yerevan. Ho iniziato a studiare le lingue straniere e la comunicazione culturale con la consapevolezza che la conoscenza multilinguistica è un plus da utilizzare per creare networking con diverse parti del mondo. Andare in Erasmus è stata una grande opportunità personale che mi ha permesso di costruire la consapevolezza di volere cercare qualcosa di più in un contesto europeo in termini di studi e di lavoro“, ha inoltre aggiunto Roza.
Le reti amicali in Sicilia l’hanno agevolata nel trovare le risposte a tali esigenze cercando informazioni sulle offerte formative in inglese presso l’ateneo palermitano, in particolare con i corsi di International Relations: “I miei amici originari della Sicilia mi avevano consigliato fortemente l’università di Palermo e i corsi offerti in lingua inglese e mi sono interessata ai corsi attinenti ai curricula di International Relations e International Trade perché mi avrebbero dato le chiavi professionali utili per poter implementare le mie ambizioni future. Dopo una attenta analisi delle materie, ho detto ‘ok, ci provo!’“.
Una studentessa di origine russa, Daria Korchagina, riferisce il come la forte curiosità di scoprire la Sicilia e il desiderio di viverci da un lato e il voler integrare le proprie skills maturate nel contesto lavorativo con delle nozioni accademiche qualitative attinenti ad esso: “Volevo venire in Sicilia perché ho deciso di abbinare due cose: vivere in Sicilia e approfondire ciò che voglio fare nella mia vita“.
Speranze e aspettative per il futuro
L’auspicio dei docenti del corso organizzato dall’Università di Palermo è quello di poter ampliare la platea degli studenti attraverso un potenziamento dei canali di comunicazione mediali sicché si possano conoscere le reali opportunità che offre il corso sia per i singoli discenti che per il territorio: “Noi abbiamo fatto, e quotidianamente facciamo, notevolissimi sforzi per mettere in sintonia il mercato del lavoro e la formazione universitaria – riferisce il prof. Casabona –. Abbiamo delle storie bellissime di realizzazione personale dei nostri studenti grazie anche al loro impegno maturato durante l’importante e qualificante periodo del tirocinio. Oggi si rende necessario far conoscere la nostra realtà che è per noi motivo di orgoglio e speranza in un futuro sereno e di successo per i nostri ragazzi”, ha concluso il professore.