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venerdì, 9 Maggio 2025
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Rapporto Caritas su Povertà a Palermo: mano tesa a oltre 11mila famiglie

Dal “Monitoraggio delle povertà accolte” l'impegno nella carità in 135 parrocchie della diocesi: la maggiore difficoltà è quella economica

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PALERMO. Dall’ultima ricognizione post pandemica su 178 parrocchie che compongono la diocesi, 135 hanno strutturato una realtà di carità per l’accoglienza di situazioni di disagio, che nel corso del 2022 hanno incontrato 11.228 famiglie. Lo riporta il Report 2021-22 “Monitoraggio delle povertà accolte”, realizzato da Caritas Palermo in collaborazione con la Fondazione San Giuseppe dei Falegnami e la cooperativa La Panormitana, che desidera restituire gli orizzonti di impegno e delle attività svolte dalla nostra Caritas diocesana durante il biennio 2021-22, testimoniare gli incontri con le persone e la multidimensionalità delle forme di povertà riscontrate.
“L’anno appena trascorso ha visto differenti emergenze globali che hanno investito e stanno ancora condizionando la vita delle persone: la lenta uscita dal periodo pandemico; il conflitto ucraino; aumento dei materiali fossili e conseguente aumento delle utenze energetiche; l’aumento dei beni di prima necessità – si legge nel report -. Se da un lato le diverse misure per il contrasto alla povertà hanno aiutato le famiglie ad affrontare le difficoltà economiche, il rischio percepito è che si possa cristallizzare un diffuso atteggiamento di insicurezza e preoccupazione, che generi, in strati sempre maggiori di popolazione, sentimenti di sfiducia e rassegnazione, bloccando la capacità di ripensarsi, di aprirsi a nuove possibilità, di affrontare nuove vie, senza trovare la forza necessaria per affrontare gli ostacoli. Lo stesso Cammino Sinodale della Chiesa di Palermo ha posto in risalto alcuni elementi di criticità nelle comunità, che come Caritas sentiamo importanti considerare nel ripensare la nostra azione sociale, orientata all’animazione e allo sviluppo della comunità, nel sentirsi comunità, nel sentirsi parte di un insieme di relazioni comunitarie. Lo stesso processo di animazione promosso dalla Caritas diocesana passa attraverso la formazione, l’osservazione e lo sviluppo delle relazioni con le comunità”.

I dati del Rapporto sulle povertà a Palermo

Le difficoltà maggiormente manifestate dalle persone incontrate sono legate a uno stato di fragilità economica: mancanza di lavoro o lavoro precario e le conseguenti ripercussioni sulle condizioni abitative; seguono le difficoltà legate allo stato di salute (disagio mentale, problemi oncologici, odontoiatrici, farmaci) e i problemi familiari (separazioni, divorzi, conflittualità di coppia, allontanamenti dalla famiglia). Le persone incontrate dai centri di ascolto sono in prevalenza donne (+2% rispetto 2021) soprattutto italiani (78%), mediamente tra i 45 – 55 anni (24%); di poco superiore alla successiva fascia 55 – 64 anni (23%). Prevalentemente vivono in famiglia, composte per la maggior parte da 4 (21%) o 5 componenti (19%), anche se rimane significativo il numero di persone che dichiara di vivere da solo (20%). Il 70% dichiara di vivere in affitto (il 59% in affitto da privato e 11% da ente pubblico).

Diminuiscono le persone che si rivolgono ai nostri centri dichiarando di non avere nessun reddito (26,2% nel 2022 rispetto al 32% del 2019), tuttavia aumentano le persone che lamentano un reddito non sufficiente a far fronte alle normali esigenze familiari (65,4% nel 2022 rispetto il 60% del 2020 e il 57% del 2019). Il livello d’istruzione è mediamente basso, l’82% delle persone incontrate si ferma alla licenza media. Viene riconosciuto il valore della formazione anche se è più orientati all’istruzione dei figli, piuttosto che come strumento per la formazione professionale.

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