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giovedì, 22 Maggio 2025
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Locke, Kierkegaard, Heidegger e il cristianesimo: la laurea, a 99 anni, di Giuseppe Paternò

Classe 1923, dopo aver conseguito la laurea triennale all’età di 97 anni, completa il suo percorso universitario in Studi filosofici e storici all’Università di Palermo con la specialistica

Alice Marchese
Alice Marchese
Classe 1998, giornalista pubblicista, laureata in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Racconta storie di giovani migranti, donne e progetti che vedono protagonista la Sicilia e non solo. Scrive anche per altre testate online
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PALERMO. Dopo una vita dedita al lavoro, decide di coronare il suo sogno completando il suo percorso universitario. È la storia di Giuseppe Paternò, classe 1923, che a 99 anni ha conseguito la laurea magistrale in Studi filosofici e storici presso l’Università di Palermo, che si è congratulata con il neolaureato sui social. Conosciuto per la sua tenacia e caparbietà, Giuseppe ha completato la triennale rientrando perfettamente nei tempi nonostante tutti gli imprevisti che possono presentarsi. Inoltre i voti non erano da meno: una media di 29,80 e alla magistrale tutti 30 e lode. Pertanto il risultato finale non poteva che essere 110 e lode.

Giuseppe Paternò: la filosofia non lo ha mai abbandonato

La discussione della tesi di laurea è avvenuta in presenza. Ha realizzato un lavoro magistrale su “Locke, Kierkegaard e Heidegger e le loro visioni sul cristianesimo”. Ha da sempre coltivato una passione viscerale per lo studio e la scrittura, ma la vita lo ha messo di fronte a delle scelte. Ha trascorso la sua giovinezza al Capo, noto quartiere del palermitano. Non proviene da una famiglia particolarmente agiata, bensì povera e numerosa. Sebbene avesse dimostrato di essere particolarmente brillante, il padre decise che doveva dedicarsi al lavoro. Niente superiori e niente università. Inizialmente lavorò come fattorino e poi per le Ferrovie. Ma la sua voglia di imparare non l’ha mai messa a tacere.

Solo a 30 anni Giuseppe, da esterno, riuscì a prendere il diploma da geometra alla scuola serale. La scrittura non lo ha mai abbandonato. Il nuovo progetto è un libro che ha appena finito, riguarda Papa Gregorio Magno. Anima molto antica, riesce a scrivere unicamente con le sue due macchine da scrivere Olivetti. Ai giovani dice: “Leggete e non state sempre con gli occhi attaccati sullo schermo del cellulare“.

Grazie ad un filosofo torinese conosciuto a Chianciano ha iniziato a studiare filosofia. Nel 1984 è andato in pensione, da allora non ha smesso di leggere e studiare. E oggi finalmente corona il suo percorso di studi.

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