PALERMO. Da molti anni, escono una o più volte a settimana per assistere nelle varie zone della città la sera i bisognosi che vivono purtroppo per strada. Sono un gruppo di volontari di Villabate, vicinissimo a Palermo, che fanno parte dell’associazione “amore e carità”, fondata diversi anni fa da Alessandro Cirrito.
Pensionati, casalinghe, lavoratori, studenti, tutti uniti con lo scopo di offrire un pasto caldo a chi ha deciso di non essere assistito da alcuna struttura, ma di fare della strada la propria casa. E uno dei motivi fondamentali di questa scelta è dovuto dal fatto che spesso hanno con loro degli animali, un cane o un gatto, che non sono accettati dalle strutture. E, pur di vivere con i loro compagni a “quattro zampe”, preferiscono la strada.
Sono quasi le 21 e ci troviamo nella zona di Piazza tredici vittime, a Palermo, dove già ci sono diversi senza tetto che aspettano Alessandro con i suoi amici – così lo chiamano -. Dopo qualche minuto, arrivano quattro automobili, si fermano sul ciglio della strada e subito, tutti organizzati alla perfezione, cominciano la distribuzione; chi si occupa del primo, chi del secondo, chi della frutta e anche del dolce, oltre a diversi tipi di bevande. E non finisce qui, perché questi “angeli” lasciano anche cibo per i giorni futuri.
Oltre ai senzatetto, si dedicano anche ad assistere anziani nelle case di riposo e organizzare momenti di festa e di svago per i bambini nelle case famiglia. Non hanno assistenza economica di nessun tipo, tranne la provvidenza e il dono in chi crede nella loro missione; c’è chi si occupa settimanalmente di reperire il cibo e chi di cucinarlo, mettendo a disposizione le proprie cucine o delle proprie abitazioni o dei propri negozi.
Il tutto sempre a Villabate, dove Alessandro lavora in un’officina metallurgica e riesce a conciliare impeccabilmente lavoro, famiglia e soprattutto quello che lo rende di più felice: dedicarsi agli altri.
Alessandro si definisce “il più piccolo degli operai di Dio”, ma tutti i volontari e coloro che lo conoscono dicono semplicemente che “lui è un grande!”. La cosa che ci ha colpito maggiormente, seguendo questo bellissimo momento è l’amore con il quale queste persone svolgono il loro servizio, del tutto in maniera gratuita e il luccicare degli occhi di Alessandro.
Dopo circa venti minuti, avendo donato anche molti sorrisi, battute di scherzo e parole d’amore e di conforto ai loro assistiti, il gruppetto di volontari si congeda, per spostarsi verso il Foro Italico e poi nella zona della stazione centrale, dove altri bisognosi li attendono. L’auspicio è che la loro missione e il loro operato possa sempre progredire ed essere di esempio per tutti noi.