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martedì, 8 Luglio 2025
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PalermAbility: danzaterapia per ragazzi con autismo all’Orto di Paolino

Il progetto del Comune di Palermo nello spazio recuperato e gestito dalla Cooperativa LiberaMente

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università degli Studi di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione Musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, scuola, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" di cui è anche socia dell'impresa sociale-editrice del giornale; e ha realizzato dei reportage-inchiesta su "OrizzonteScuola" circa il fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival culturale a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone ha anche curato con diligenza l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale Santi Consolo; e per il Centro antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori onlus.
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PALERMO. “La danza da sempre aiuta a riorganizzare le comunità”, a dirlo è il danzaterapeuta, educatore e pedagogista Fabrizio Campo, che ieri pomeriggio ha condotto un open session di danza movimento terapia con dei giovani autistici all’Orto di Paolino a Palermo.

Un’iniziativa a conclusione di un laboratorio nell’ambito di “PalermAbility 2030”, il progetto presentato dall’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Palermo e ammesso la scorsa primavera al finanziamento “Periferie Inclusive” del Ministero per le Disabilità.

Danzaterapia all’Orto di Paolino

Un tavolo di progettazione a cui il Comune di Palermo, con l’Assessorato allora guidato da Rosi Pennino aveva partecipato con un ruolo determinante: il Comune di Palermo aveva voluto che il fondo fosse destinato direttamente alle Città Metropolitane e non in forma distrettuale, e che non venisse scelta l’utenza in base alla valutazione dell’UVM (Unità di Valutazione Multidimensionale), ma piuttosto che l’utenza fosse quella dei bambini, dei ragazzi e dei giovani con disabilità nelle liste di attesa senza ancora nessun servizio attivo. La scelta del Comune inoltre di optare per la co-progettazione con il terzo settore ha consentito a Palermo di arrivare tra le prime tre città d’Italia ad aggiudicarsi il massimo del finanziamento.

Il progetto, la cui presentazione è avvenuta il 15 giugno dell’anno scorso al Giardino dei Petrazzi a Palermo, denominato “L’Orto di Paolino” dalla Cooperativa LiberaMente che lo gestisce, prevede per due anni attività sportive, laboratori di empowerment, interventi assistiti con gli animali e agricoltura sociale, ma anche formazione per le famiglie, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di persone con disabilità e delle loro famiglie, in particolare per aumentare le opportunità di inclusione sociale e rafforzare il livello di autonomia di coloro che sono in condizione o a rischio di isolamento e fragilità sociale.

Danzaterapia all’Orto di Paolino

Danza movimento terapia, dunque, per lavorare sulle funzioni psichiche disorganizzate, e rafforzare il senso di comunità e inclusione. “Molto utile farlo nell’ambito dell’autismo spiega Fabrizio Campo, perchè lavoriamo attraverso l’aspetto senso motorio, che è quello più introspettivo e inconscio, su funzioni psichiche disorganizzate. Nella pratica giochiamo in relazione ripercorrendo le strutture profonde del corpo, le diverse qualità del movimento; è un lavoro pedagogico sul corpo che riorganizza l’aspetto relazionale, psichico e corporeo.”

Due gruppi di giovani con autismo. Ieri un open session. “Solitamente alla fine dei gruppi settimanali, organizziamo un momento aperto alla comunità, dove da una parte facciamo conoscere agli altri l’attività svolta all’interno dei laboratori, dall’altra è un’occasione per rimettersi in connessione gli uni con gli altri attraverso il corpo e la danza. La danza da sempre aiuta a riorganizzare le comunità conclude Fabrizio Campo -, questo è un modo per connetterci gli uni e gli altri. Il laboratorio ha coinvolto due fasce d’età: adolescenti e preadolescenti 15-18 anni, e piccoli di 6-9 anni. Due percorsi differenti, entrambi nell’ambito dell’autismo. Durata tre mesi e mezzo, con 15 incontri per ogni gruppo, e un’attività settimanale di 45 minuti.”

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