PALERMO – Per il 18° anno consecutivo, tante persone cristiane di diversa confessione religiosa – il 17 maggio presso la chiesa anglicana Holy Cross – si sono radunate insieme per il superamento dell’omofobia e della transfobia e per ricordare le vittime di discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Molto partecipato e coinvolgente è stato il momento ecumenico di preghiere della Chiesa Anglicana, della Chiesa Valdese, della Chiesa Cristiana Avventista, dellaComunità Luterana di Sicilia e della Chiesa Cristiano cattolica.
“Vogliamo, insieme a voi tutte e tutti, incidere in modo sempre più significativo in questa città sul tema della omofobia e della transfobia. A tutti i livelli e in tutti gli ambienti: scuola, lavoro, famiglia, comunità, società – scrive il comitato organizzatore -. Il nostro vero e finale obiettivo è che non ci sia più bisogno di veglie di preghiera nel momento in cui tutte le relazioni saranno basate sul rispetto della persona umana nella piena affermazione dei valori cristiani e dei diritti inviolabili della persona umana”.
“Se diciamo di credere nell’altro che è Dio – afferma p. Giuseppe Bruno Oliveri, parroco di SS Maria della Misericordia – abbiamo l’impegno di testimoniarlo ogni giorno nella forma più ampia e aperta possibile. Per noi cristiani questo è fondamentale: non puoi amare Dio che non vedi se non ami tutti i fratelli e le sorelle che vedi e incontri nella tua vita. Per il Vangelo la conoscenza non è il sapere qualcosa ma è l’incontro con l’altro nello scambio e nell’arricchimento reciproco che ne può scaturire. Ognuno con i propri limiti perchè nessuno di noi è perfetto”.
A conclusione della veglia è stato fatto un appello alla nonviolenza. “Non possiamo dimenticare che la violenza oggi esplode nel mondo. Le relazioni tra persone e nazioni si fanno sempre più conflittuali e sembrano non trovare altra soluzione che la violenza a catena. Ma le guerre dimostrano che la violenza non è soluzione, bensì solo fonte di sofferenze indicibili per le persone, specialmente per quelle più fragili. Credere nella nonviolenza non è un’utopia ma una speranza da coltivare con fede: La nonviolenza è la forza più grande a disposizione dell’umanità – insegna Mahatma Gandhi – La persona che la esprime esercita una forza maggiore di tutte le forze della brutalità. Quanto più la sviluppate in voi stessi, tanto più diventa contagiosa, fino a inondare lo spazio intorno a voi e in breve a dilagare in tutto il mondo.(…).
L’evento, ha avuto il patrocinio del comune di Palermo ed è stato organizzato da: Ali d’aquila, comunità San Francesco Saverio, chiesa valdese di via Spezio, comunità evangelica luterana Sicilia, comunità Kairòs, chiesa anglicana Holy Cross, AGedO Palermo, AGedO Ragusa, parrocchia SS. Pietro e Paolo Apostoli, parrocchia Maria SS. dell’Addaura; parrocchia Maria SS. Madre della Misericordia, parrocchia di Santa Lucia, Casa Santa Chiara, Casa Àncora Palermo, Laici Missionari Comboniani, Libera Palermo, CVX-LMS Comunità di Vita Cristiana di Palermo, ACF Associazione Comunità e Famiglia Palermo, MIR Movimento Internazionale della Riconciliazione, liceo delle Scienze Umane “Camillo Finocchiaro Aprile”, In viaggio per Emmaus, Le Onde Onlus, Noi Siamo Chiesa, FNW Rete delle Donne Luterane, chiesa valdese di Trapani – Marsala, Seventh-Day Adventist Kinship Europe, chiesa avventista del Settimo Giorno Palermo, associazione Pellegrino della Terra Onlus, Centro Diaconale Istituto Valdese La Noce, Fondazione Emanuele Parrino, Agesci Palermo 4, Agesci Zona Conca D’Oro.