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“Lo Sperone non ha un asilo”: un’installazione artistica denuncia il cantiere fermo

Martedì 25 marzo è prevista un'iniziativa pubblica sotto l'impulso de "Le Rosalie ribelli" davanti al cantiere di via XXVII Maggio

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, spettacoli, turismo, scuola, per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" ed è socia dell'impresa sociale-editrice del giornale. Ha realizzato dei reportage-inchiesta sul fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo per la testata "OrizzonteScuola", il giornale dedicato alla scuola più seguito in Italia. Si occupa di violenza sulle donne come addetta stampa per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival che ogni anno si svolge a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone di Palermo, periferia a forte marginalità sociale, a sud-est di Palermo, ha curato l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del "Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale" guidato dal dott. Santi Consolo; per il Centro Antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori APS ETS. Ultime iniziative recenti: l'ufficio stampa del XX° Premio Letterario Internazionale "G. Tomasi di Lampedusa" di Santa Margherita di Belìce; e lo show internazionale "Be like the wind - Essere come il vento" del Teatro del Fuoco a Palermo, realizzato dall'associazione Elementi di Amelia Bucalo Triglia.
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PALERMO. Il quartiere Sperone non ha un asilo nido pubblico. I lavori del cantiere in via XXVII Maggio sono fermi da mesi. La prima infanzia rappresenta un periodo cruciale nella vita delle persone. Ciò che i bambini e le bambine imparano nei primi tre anni di vita costituisce la base su cui costruiscono gli apprendimenti per la vita futura.

Per questo motivo, cittadine e cittadini, sotto l’input de “Le Rosalie ribelli” denunciano con l’installazione artistica #questanonèunoperadarte, la situazione di blocco dei lavori del cantiere di via XXVII Maggio, chiedendo a gran voce risposte urgenti e l’immediata ripresa dei lavori. E invitano cittadini e cittadine a partecipare ad un evento pubblico, martedì 25 marzo alle ore 11.00 davanti al cantiere di via XXVII Maggio.

L’iniziativa artistica del 25 marzo 2025

“Le bambine e i bambini dello Sperone sono ancora privati di un’opportunità per il loro sviluppospiegano i promotori dell’iniziativa -, per il loro benessere fisico, cognitivo e comportamentale; sono defraudati della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. Un asilo nido dove c’è povertà educativa, disagio e solitudine delle famiglie può fare la differenza, anche rispetto all’occupazione femminile e alle possibilità di conciliazione tra cura e lavoro. L’iniziativa #questanonèunoperadarte non vuole più vedere bambine e bambini appesi al palo dei ritardi.”

L’appuntamento è martedì 25 marzo alle ore 11.00, davanti al cantiere dell’asilo nido, in via XXVII Maggio allo Sperone.

Foto in copertina: rendering di come dovrebbe essere l’asilo nido di via XXVII Maggio allo Sperone

Leggi anche: Lo Sperone avrà un secondo asilo nido: ma il cantiere del primo è abbandonato

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