PALERMO. Il quartiere Sperone non ha un asilo nido pubblico. I lavori del cantiere in via XXVII Maggio sono fermi da mesi. La prima infanzia rappresenta un periodo cruciale nella vita delle persone. Ciò che i bambini e le bambine imparano nei primi tre anni di vita costituisce la base su cui costruiscono gli apprendimenti per la vita futura.
Per questo motivo, cittadine e cittadini, sotto l’input de “Le Rosalie ribelli” denunciano con l’installazione artistica #questanonèunoperadarte, la situazione di blocco dei lavori del cantiere di via XXVII Maggio, chiedendo a gran voce risposte urgenti e l’immediata ripresa dei lavori. E invitano cittadini e cittadine a partecipare ad un evento pubblico, martedì 25 marzo alle ore 11.00 davanti al cantiere di via XXVII Maggio.
“Le bambine e i bambini dello Sperone sono ancora privati di un’opportunità per il loro sviluppo – spiegano i promotori dell’iniziativa -, per il loro benessere fisico, cognitivo e comportamentale; sono defraudati della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. Un asilo nido dove c’è povertà educativa, disagio e solitudine delle famiglie può fare la differenza, anche rispetto all’occupazione femminile e alle possibilità di conciliazione tra cura e lavoro. L’iniziativa #questanonèunoperadarte non vuole più vedere bambine e bambini appesi al palo dei ritardi.”
L’appuntamento è martedì 25 marzo alle ore 11.00, davanti al cantiere dell’asilo nido, in via XXVII Maggio allo Sperone.
Foto in copertina: rendering di come dovrebbe essere l’asilo nido di via XXVII Maggio allo Sperone