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mercoledì, 19 Marzo 2025
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“Sperone in primavera”: un corteo per la rinascita del quartiere

Il corteo, mercoledì 26 marzo, partirà da via Giannotta per arrivare in via Sacco e Vanzetti

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione per le Culture e le Arti all'Università degli Studi di Palermo, con un master in Editoria e Produzione Musicale all'Università IULM di Milano. Si occupa di cultura, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetto stampa. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24"
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PALERMO. Mercoledì 26 marzo alle 9.30 è in arrivo l’iniziativa “Sperone in Primavera” voluta dal presidente della Seconda circoscrizione, Giuseppe Federico, dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Sperone-Pertini”, Antonella Di Bartolo, dalla dirigente dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Di Vittorio”, Angela Marciante, dai parroci dello Sperone, Don Ugo Di Marzo, Don Domenico Sodaro e Don Martino Varghese, da Don Cosimo Scordato e Padre Franco Romano con il progetto “Più bello si può… se ognuno fa qualcosa”.

“La primavera è una stagione di rinascita e rinnovamento commentano gli organizzatori -, un momento in cui la natura si risveglia dopo il lungo sonno invernale e tutto intorno a noi sembra prendere nuova vita. Allo stesso modo, anche un quartiere può rinascere, rigenerarsi e rifiorire, proprio come fa la natura in primavera.”

Locandina

“Pensare alla primavera come a una metafora per la rinascita dello Sperone significa immaginare strade e piazze che si animano di nuovi colori, di nuovi progetti e di nuova vitalitàcontinuano gli organizzatori -. I fiori che sbocciano nei giardini e nei parchi rappresentano le nuove iniziative che prendono forma, i murales che decorano le pareti raccontano storie di speranza e resilienza.”

“La rinascita di un quartiere passa anche attraverso il recupero degli spazi pubblici, la valorizzazione delle tradizioni locali e la partecipazione attiva dei suoi abitanti. È un processo che richiede impegno, collaborazione e visione, ma i risultati concludono gli organizzatori -, possono essere straordinari: un quartiere che torna a vivere, che diventa un luogo accogliente e dinamico, dove ciascuno può sentirsi parte di qualcosa di speciale.”

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