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giovedì, 20 Marzo 2025
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All’Università di Palermo la prospettiva degli studenti con “Photovoice”

Il progetto sharper nasce nel merito della terza missione dell'Ateneo volta a promuovere e diffondere i risultati della ricerca alla cittadinanza

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PALERMO. L’innovazione didattica sta sempre più abbracciando un modello che mette al centro lo studente come partner del processo di insegnamento/apprendimento, abbattendo gli spazi delle aule didattiche.
È quanto accaduto all’Università di Palermo nell’ambito della sperimentazione del Photovoice, realizzata nei corsi di Scienze dell’educazione del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio fisico e della Formazione. Promotori sono i docenti Cinzia Novara, Stefano Ruggieri, Alberto Giampino, Gioacchino Lavanco.
Il Photovoice è una metodologia utilizzata per rappresentare aspetti della vita quotidiana che sfuggono al senso comune, allo scopo di sensibilizzare la comunità e gli stakeholders su tematiche rilevanti la vita di gruppi minoritari e avanzare proposte di cambiamento ai policy makers.

In questa sperimentazione, a ogni studente/studentessa è stato proposto di catturare, attraverso dieci fotografie, il proprio punto di vista sul chiosco e la parte alberata sita di fronte l’edificio 13 del Campus. Uno spazio che per alcuni rappresenta solo un luogo di transito tra una lezione e l’altra e che per altri è progressivamente divenuto un vero e proprio luogo di ritrovo e di aggregazione, oltre che di studio. Ad ogni scatto fotografico è stato assegnato un titolo ed una didascalia rispondente ai quesiti del metodo Showed: Cosa rappresenta la fotografia che hai scattato? Perché hai scattato questa foto? Come è connessa al tuo vivere quotidiano nel Campus? Le narrazioni, discusse in gruppo tra gli studenti, hanno portato ad alcune proposte di intervento presentate alla governance in un evento collettivo, con il fine di migliorare la qualità dell’esperienza di vita degli studenti ad Unipa. Quest’anno, l’esperienza didattica ha coinvolto diversi dipartimenti, favorendo una riflessione interdisciplinare e innescando un processo di cambiamento volto a coinvolgerli come attori di una comunità accademica nella quale riversare le competenze apprese. Se ne parlerà durante un evento in programma venerdì 27 settembre, dalle 18.30, in viale delle Scienze davanti la facoltà di Ingegneria.
Durante l’evento Sharper i partecipanti potranno a loro volta condividere il loro scatto fotografico e contribuire loro stessi ad innovare e contribuire al processo di cambiamento. Questa attività è correlata alla seguente missione Horizon Europe: 100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030.

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