PALERMO. Si festeggia oggi a Palermo la Festa Liturgica di Santa Rosalia, patrona della città, la cui ricorrenza cade in questa data essendo il giorno della sua morte. Sono tanti i devoti e i pellegrini, ma anche i turisti, che in queste ore stanno raggiungendo il Santuario di Monte Pellegrino per rendere omaggio alla “Santuzza”.
In corso tra ieri e oggi il ricco programma di appuntamenti de “L’Acchianata delle Rosalie”. Nella giornata di oggi, in particolare, oltre 150 artisti tra cantanti, musicisti, attori, scultori, fotografi si alterneranno nelle 4 postazioni lungo il percorso che porta al Santuario di Monte Pellegrino (Stazione del Giglio alle falde, Stazione delle Ginestre alla panoramica, Stazione delle Rose al Santuario e Stazione delle Stelle al Belvedere) per dare vita ad un programma ricco di performances.
Nella stessa giornata di oggi, il MuDiR – Museo Diffuso Rosaliano di Palermo riapre la mostra “Carri, fuochi e processioni per Santa Rosalia” con un progetto di valorizzazione del territorio e della biodiversità sui luoghi del Cammino di Santa Rosalia e una novità gastronomica di eccellenza.
Nel suo messaggio, ieri, in Senato, dove si è svolta la presentazione della Global Sumud Flotilla, l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha rivolto lo sguardo a Gaza, mostrando parole di sostegno all’iniziativa della Flotilla, che nei prossimi giorni raggiungerà la Striscia con un carico di aiuti umanitari a sostegno della popolazione colpita da Israele. Le imbarcazioni della Flotilla, che dovevano partire dai porti di Catania e Siracusa, partiranno domenica 7 settembre, per un ritardo delle imbarcazioni spagnole a causa del maltempo.
Nell’omelia della messa che ha celebrato stamani a Palermo, l’arcivescovo ha ricordato il “coraggio di Rosalia, di seguire la propria vocazione: un invito all’amore reciproco che supera ogni ostacolo e ogni forma di odio“ e ha citato anche la guerra in corso a Gaza. Poi ha detto: “La missione di Rosalia a Palermo è questa, aiutarci a custodire il desiderio di Dio perché la nostra vita personale, familiare, civile, ecclesiale, politica sia mossa dall’amore. Senza amore non si mette su casa. Senza amore vicendevole non c’è comunità cristiana, tuttalpiù una stazione di servizi religiosi. Senza amore la città diventa una Babele. Senza amore non si sconfigge la mafia, non si afferma una cultura della legalità, della giustizia e della solidarietà.”
“Senza amore non si riconosce la dignità inviolabile della persona umana – continua l’arcivescovo di Palermo -, e specialmente i piccoli e i fragili sono predati e scartati. Senza amore avanzano egoismo e odio. Regna la perniciosa peste del profitto, che devasta e sfrutta la Terra e le sue risorse, incurante delle future generazioni. La Casa comune, il mondo, si trasforma in campo di battaglia, la guerra l’unica via da percorrere, la pace una chimera per illusi.“