TINDARI. Oltre tremila fedeli srilankesi, giunti da diverse località del mezzogiorno (tra cui Napoli, Reggio Calabria, Ganzirri, Patti, Catania e altre città della Sicilia orientale), si sono ritrovati a Tindari nel 26° raduno di pellegrinaggio organizzato dalla Cappellania dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, coordinata da padre Phillip Perera, francescano del Terzo Ordine Regolare.
La manifestazione religiosa si è aperta al “parcheggio degli ulivi”, punto tradizionale di ritrovo, dove il simulacro della Madonna è stato intronizzato su un fercolo e adornato con una ghirlanda di fiori, come da tradizione dello Sri Lanka. La processione verso la Basilica dedicata alla Madonna nera di Tindari si è svolta in un clima di preghiera e festa, animata dai canti mariani, dalla banda musicale e dagli stendardi delle associazioni.
Le giovani hanno svolto la danza “Puja Natuma”, mentre Particolarmente suggestiva è stata la presenza delle donne in abiti tradizionali (“hatte”), che hanno donato colori e simboli della cultura srilankese. Così, il nuovo coordinatore nazionale delle comunità cattoliche srilankesi, padre Sanjeewa Mendis, giunto in Sicilia con molta emozione, ha percepito il calore umano di questa grande realtà che gli ha offerto una ghirlanda di fiori come segno di accoglienza e di benvenuto.
Simbolica è stata la liberazione verso il cielo di un gruppo di palloncini con i colori mariani del bianco e dell’azzurro rappresentanti un rosario. Grande centralità è stata data alle nuove generazioni italo-srilankesi, che con entusiasmo e senso di appartenenza hanno contribuito all’organizzazione e all’animazione della giornata (si ricorda, in particolare, la banda musicale del gruppo di Sant’Elia di Messina). La loro presenza testimonia una fede che si rinnova, capace di coniugare radici culturali e integrazione, mantenendo viva la spiritualità mariana che da secoli accompagna il cammino del popolo srilankese. Durante l’iniziativa, c’è stato uno spazio di condivisione e di dialogo tra padre Mendis e il direttore dell’ufficio Regionale per le Migrazioni, diacono Santino Tornesi, il quale ha esposto il contributo della pastorale della mobilità umana in Sicilia, realtà che coinvolte e interpella le diciotto Chiese dell’Isola
La forte devozione mariana della comunità srilankese affonda le sue radici nella tradizione religiosa dell’isola, dove sorgono diversi santuari a lei dedicati. In particolare, il celebre santuario di Nostra Signora di Madhu, è uno dei principali luoghi di pellegrinaggio dello Sri Lanka, visitato anche da Papa Francesco nel 2015. Questo legame profondo con Maria continua a vivere anche in terra siciliana, trovando a Tindari un luogo familiare e spiritualmente significativo, che lascia un seme di speranza e di fratellanza in un periodo in cui siamo attraversati da diversi venti di guerra attorno globo.