12.5 C
Palermo
sabato, 22 Marzo 2025
HomeCronacaProvince“Rompiamo il silenzio, rompiamo il digiuno”: 23 associazioni insieme per la pace a Palermo

“Rompiamo il silenzio, rompiamo il digiuno”: 23 associazioni insieme per la pace a Palermo

La testimonianza di Valentina Venditti del Ciss ritornata recentemente da Gaza, dove è in corso un massacro feroce

Serena Termini
Serena Termini
È nata il 5 marzo del’73 e ha tre figli. Dal 2005 è stata la corrispondente dell'agenzia di stampa nazionale Redattore Sociale con cui oggi collabora. Da sempre, ha avuto la passione per la lettura e la scrittura. Ha compiuto studi giuridici e sociologici che hanno affinato la sua competenza sociale, facendole scegliere di diventare una giornalista. Ciò che preferisce della sua professione è la possibilità di ascoltare la gente andando al di là delle prime apparenze: "fare giornalismo può diventare un esercizio di libertà solo se ti permettono di farlo".
spot_img
spot_img


PALERMO. Poesie, letture, canzoni di pace e performance teatrali per gridare a gran voce il cessate il fuoco a Gaza. In questo modo, ieri pomeriggio, nell’atrio del complesso di Sant’Antonino di ItaStra si è svolta l’iniziativa “Rompiamo il silenzio, rompiamo il digiuno insieme” per la Pace promossa dai dottorandi in “Migrazioni, Differenze, Giustizia Sociale” (Mi.Di.Gi.) dell’Università degli Studi di Palermo, insieme al Collegio di Dottorato e al Centro di Ateneo “Migrare”. Le scuole coinvolte sono state: Luigi Capuana, Silvio Boccone, Nelson Mandela e ItaStra.

Molto forte e commovente è stata la drammatica testimonianza di Valentina Venditti del Ciss (Cooperazione Sud Sud) appena ritornata dalla Striscia di Gaza. “Ho vissuto nella Striscia di Gaza per diversi anni e negli ultimi mesi ho perso cinque amici – racconta Valentina Venditti, operatrice e attivista del Ciss -. Non è una catastrofe umanitaria ma, purtroppo oggi, non ci sono aggettivi sufficienti per qualificare la portata di questo dramma umanitario. Il sistema sanitario è al collasso e non ci sono cure, cibo, acqua ed elettricità. Gli ultimi dati drammatici, appena giunti, parlano di 31 persone morte per fame di cui 27 sono bambini. Le famiglie sappiamo che, in questo momento, stanno mangiando il mangime per gli animali e alcune erbe. Abbiamo visto con i nostri occhi, al valico con la Striscia, che i camion con gli aiuti umanitari che riescono ad entrare sono pochissimi. In questi giorni entra una media di 70-90 camion ma a volte anche meno. Il giorno prima della nostra visita ne erano entrati solo 41 di camion. Circa 1500 sono bloccati. Sono fermi tanti beni salvavita e tra questi ci sono: kit sanitari di primo soccorso, incubatrici, generatori, bombole di ossigeno, medicinali, sedie a rotelle, stampelle. C’è bisogno che, con coraggio, tutte le forze sociali di solidarietà internazionale tornino a farsi sentire insieme per chiedere il CESSATE IL FUOCO che permetta di distribuire gli aiuti umanitari in condizioni di sicurezza. Come Ciss, durante i precedenti conflitti, riuscivamo ad aiutare la popolazione nei momenti di tregua dagli attacchi. Oggi questo non è possibile”.

“Dopo l’orrore del 7 ottobre non meno di 30.600 vite sono state perse. Noi tutti ci uniamo in una forte voce  – scrive in una nota il gruppo di dottorandi. Oltre 10.000 sono i bambini uccisi e migliaia ne restano ancora dispersi sotto le macerie”.

“C’è il desiderio forte di dedicare un pensiero alla gente di Gaza – afferma Davide Schirò, dottorando in “Migrazioni, Differenze, Giustizia Sociale” – che sta vivendo questa tragedia gravissima a causa della guerra. Pertanto, alcuni studenti delle scuole del centro storico e di Itastra hanno voluto dare il loro contributo artistico. Ribadiamo che è responsabilità della società civile sollevare la voce per proteggere la dignità e i diritti umani. Esprimiamo il nostro impegno e sostegno alle vittime delle tragedie umanitarie attuali e chiediamo a gran voce un cessate il fuoco immediato e permanente”.

Dopo le perforamnce artistiche il ristorante “Al-Quds”, di “Kirmal-Cucine Narranti” ha offerto alcuni piatti tradizionali a tutte le persone che hanno condiviso il momento di incontro, dialogo e scambio tra le diverse comunità religiose e laiche presenti a Palermo.
All’iniziativa hanno aderito: Centro di Ateneo Migrare-Unipa. Scuola di Lingua italiana per Stranieri (ItaStra), Clinica legale Migrazioni e Diritti, ArciPalermo, Associazione “Al Quds Palermo”, Associazione “Pellegrino della Terra”, Caritas Diocesana Palermo, ; Centro Astalli-Palermo, Centro Diaconale “la Noce” – Istituto Valdese, CGIL-Palerm, CIDI Nazionale (Centro Iniziativa Democratica Insegnanti), Comunità “La Zattera”, Cooperativa sociale “Rigenerazioni Onlus”, Diaspore per la Pace-Aps, Gambian Association in Palermo, Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”, Laici Comboniani Missionari, Moschea tunisina di Palermo, Palestina nel cuore Sicilia, Pietro Bartolo (europarlamentare), Proteo Fare Sapere-Sicilia, Raizes Teatro, Valentina Chinnici (deputata regionale).

spot_img

Leggi anche

spot_img
spot_img

Ultime notizie

spot_img

Twitter

spot_img