PALERMO. Torna dal 3 luglio il Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale ideata da Lucia Gotti Venturato e dedicata al cinema del reale che ogni anno a Palermo accoglie produzioni provenienti da tutto il mondo e decine di anteprime. 50 i film in programma di questa edizione, la diciottesima, tra concorso e fuori concorso, retrospettive ed eventi speciali, sotto la direzione artistica di Chiara Andrich e Andrea Mura e la direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, docente di Antropologia culturale all’Università di Palermo.
13 le anteprime a partire da Talking with rivers del regista iraniano Mohsen Makhmalbaf che sarà presentato come première mondiale al Sole Luna Doc nella giornata inaugurale del festival, dando il via anche al focus fuori concorso dedicato a Iran e Afghanistan a cura di Italo Spinelli, direttore di Asiatica Film Festival.
Un’edizione particolarmente attenta alle tematiche ambientali, ai giovani registi emergenti, alle dinamiche sociali e geopolitiche del tempo che viviamo. Sono 19 i documentari in concorso tra lungometraggi e cortometraggi. Storie dalla Palestina alla Cina, dall’Italia all’Austria, dall’Etiopia all’Ucraina. Più della metà arrivano al festival come anteprima nazionale. Vicende, personaggi e visioni che rappresentano la complessità del nostro tempo: dall’emergenza dei cambiamenti climatici alle migrazioni, dalla guerra alle disuguaglianze sociali.
Anteprime nazionali, documentari e fuori concorso
Tra i film in anteprima nazionale, Adieu Savage di Sergio Guataquira Sarmiento (Belgio, 2022, 90’) che firma una bellissima opera prima su una ricerca iniziatica delle sue radici indio, che diventa un’indimenticabile storia di amicizia; Kenya di Gisela Delgadillo, (Messico, 2022, 88’), ritratto di una donna trans che vive a Città del Messico e che lotta per i diritti della propria comunità; Life, as a Dream di Zhao Xu, (Cina 2022, 20’) sui sogni di cinque lavoratori cinesi; e Stories from the sea di Jola Wieczorek (Austria 2021, 86′), un film sul Mediterraneo come luogo del desiderio visto con gli occhi di tre donne che lo attraversano per motivi completamente diversi tra loro.
Tutti i documentari in concorso saranno visibili anche online in tutta Italia nelle 48 ore successive alla proiezione al Festival sulla piattaforma OpenDDB. Tra i titoli fuori concorso, film di primo piano, vincitori di prestigiosi premi nazionali e internazionali. Tra gli altri: Sur l’Adamant di Nicolas Philibert, vincitore dell’Orso d’Oro all’ultimo Festival di Berlino che sarà proiettato alla presenza della produttrice Céline Loiseau, componente della giuria internazionale di quest’anno; e Il Cerchio di Sophie Chiarello, vincitore quest’anno del David di Donatello come miglior documentario.
Nuova la location
Il Complesso monumentale Sant’Anna di Palermo, sede della Gam, la Galleria Arte Moderna che ospiterà due sale all’aperto – nel chiostro Sant’Anna e nel cortile Bonet – e una terza sala all’interno del monumentale Palazzo quattrocentesco, trasformandosi per sette giorni in un affascinante cinema sotto le stelle. Il festival sarà anche un momento per scoprire altri luoghi della città: alcune attività collaterali, come i laboratori di creatività ambientale dedicati sia agli adulti che ai più piccini e realizzati in collaborazione con Edizioni Precarie e Radici, si svolgeranno all’Orto Botanico di Palermo, mentre insieme al Touring Club Palermo gli spettatori del festival potranno partecipare a visite narrate di alcune chiese della città. Ad arricchire la settimana tanti eventi collaterali: talk, concerti, laboratori e gli incontri con proiezione di “Creare Legami” su percorsi sociali realizzati attraverso il cinema nelle scuole o in altri particolari contesti come gli istituti penitenziari e i Centri terapeutici assistiti per pazienti con problemi di salute mentale.
Per il sindaco Roberto Lagalla: “Sole Luna Doc Film Festival è il Festival internazionale del documentario di Palermo. Una finestra che da questa città – centro di snodo del Mediterraneo – è stata spesso nella sua storia laboratorio e luogo di sperimentazione che hanno anticipato soluzioni messe in atto altrove successivamente. Il Festival da 18 anni guarda ai fenomeni della nostra contemporaneità con sensibilità acuta. A questo appuntamento mi lega un affetto particolare, avendolo seguito da Rettore, da Assessore regionale e oggi da Sindaco di questa città bellissima e difficilissima”.
La presidente del Festival, Lucia Gotti Venturato, dichiara: “Chi vorrà, scoprirà un festival sensibile alla questione ambientale, che usa il web solo per buone pratiche, che ha dato vita a processi virtuosi che hanno innescato l’avvio di filiere produttive di traduzione e sotto-titolatura, di gestione e comunicazione di eventi culturali, che crede nelle giovani generazioni, che dà valore al pensiero e giudizio dei nuovi italiani che, sempre di più, saranno decisivi per il futuro del nostro paese e non solo. Un festival che produce anche un indotto economico significativo. Studio, ricerca, formazione, tutela dell’ambiente, innovazione sono considerati capitale intangibile, ma è ormai dimostrato da rilevazioni scientifiche che il valore generato è capace di elevare il PIL di un paese di molti punti percentuale e che anche l’intrattenimento di qualità vi gioca un ruolo significativo. Siamo quindi fieri di fare anche noi la nostra piccola parte”.
I direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura dicono: “Sole Luna Doc si conferma anche quest’anno uno spazio per il cinema documentario particolarmente sensibile alle tematiche dei diritti umani e con un’attenzione particolare alle produzioni indipendenti e ai registi emergenti. Sia i lungometraggi che i cortometraggi in concorso testimoniano ancora una volta la vitalità del cinema documentario, la sua libertà nel filmare la parola e i corpi, la dignità di raccontare gli “altri” partendo dall’incontro e dalla esperienza del reale. Siamo inoltre orgogliosi di poter ospitare in questa edizione un focus su Iran e Afghanistan in una selezione curata da Italo Spinelli, fondatore del festival Asiatica di Roma, che vedrà in apertura la première mondiale di Talking with rivers di Mohsen Makhmalbaf”.
Infine, la direttrice scientifica Gabriella D’Agostino, dichiara: “Il Paese ideale non è da inventare è scritto nella nostra Costituzione ed è scritto nelle norme di diritto internazionale a tutela dell’essere umano e dei suoi diritti fondamentali, dell’ambiente, della diversità, delle minoranze. Sole Luna Doc Film Festival con la selezione dei film in programma ricorda a tutti e a tutte quanto il Paese ideale e il Mondo ideale, così facili da realizzare, si stiano allontanando dalla quotidianità delle nostre esistenze. Un richiamo a riflettere e agire, a non restare a guardare”.