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Il Consiglio Comunale a Brancaccio: “Più servizi e decoro” raccogliendo la sfida di Padre Puglisi

Tra gli impegni accolti dall'Amministrazione, la riqualificazione del piazzale Beato Pino Puglisi, luogo del martirio, e la riapertura dell'Auditorium Di Matteo, dove il parroco celebrò le sue ultime messe. Un nuovo asilo nel quartiere e la bonifica della Costa Sud, che darà un nuovo volto alla città

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in Comunicazione per le Culture e le Arti all'Università degli Studi di Palermo, con un master in Editoria e Produzione Musicale all'Università IULM di Milano. Si occupa di cultura, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetto stampa. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24"

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PALERMO. “La sfida educativa per eccellenza, che serve a questo quartiere e serve alla città, è il saper guardare avanti”. Con queste parole di Don Pino Puglisi, il presidente del Consiglio Comunale di Palermo, Giulio Tantillo, apre la seduta straordinaria a Brancaccio in onore del 30esimo anniversario della morte del parroco palermitano.

Giulio Tantillo, presidente del Consiglio Comunale

“Io vedo alcune cose importanti che il Consiglio Comunale deve raccogliere ed è quello di dare a questo quartiere, più servizi: è quello che la gente percepisce maggiormente, il bisogno di servizi e il decoro del quartiere. Qualcosa di tangibile la dobbiamo fare”, continua Tantillo, chiedendo un impegno al Sindaco Roberto Lagalla e all’intera amministrazione comunale.

“L’impegno del Consiglio Comunale sarà quello di ritornare qui, il prossimo anno. Una sfida che chiedo al Sindaco è la bonifica della Costa Sud e la riqualificazione di questa piazza. Il saper guardare avanti che diceva Don Pino Puglisi è quella risposta che daremo ai cittadini, da qui al prossimo anno”, conclude Tantillo.

Giuseppe Federico, presidente della Seconda Circoscrizione

“Ogni anno ricordiamo la figura di Don Pino Puglisi e non solo per questo trentennale”, dichiara il presidente della Seconda Circoscrizione, Giuseppe Federico, ricordando l’uccisione del parroco per mano mafiosa. “Una figura maestosa, un uomo, un sacerdote, un maestro di vita per questo territorio. Abbiamo un compitospiega Federico non perdere tutto quello che lui ci ha lasciato, i suoi insegnamenti.

E rivolgendosi al primo cittadino, Federico richiama l’attenzione sulla riapertura dell’Auditorium Giuseppe Di Matteo a Brancaccio. “Per noi, un centro di presidio di legalità da restituire alla collettività, perché Don Pino Puglisi, qui, ha celebrato le sue ultime messe. Questo dev’essere un impegno forte. Se ognuno di noi da questa giornata si porterà qualcosa, forse potremmo migliorare davvero questo territorio. Se non faremo questo, diremo, in maniera cruda, che avremo fatto una grande passerella“, conclude Federico.

Maurizio Artale, presidente Centro di Accoglienza Padre Nostro

“La memoria di Don Pino Puglisi si fa incarnandone i valori su cui lui ha creduto e su cui ha fondato la sua testimonianza. Abbiamo presentato un progetto di riqualificazione di questa piazza, perché è un luogo di martirio. Anticamente, dove venivano ammazzati i cristiani, venivano erette cattedrali. Qui, fino al 2013 c’era un posteggio”, continua Artale.

“Tutto quello che vedete è stata un’opera certosina da parte del Centro Padre Nostro, che in maniera artigianale ha voluto dare decoro a questa piazza. Ora, nel trentennale, dobbiamo fare un passo avanti. I soldi allocati per la manifestazione di Don Puglisi sono finiti. C’è l’impegno dell’amministrazione di provare a rimpinguare nuovamente questo capitolo. Il prossimo anno, mi auguro che siano inaugurati almeno i lavori di ristrutturazione di questa piazza”, dichiara Artale rivolgendosi a tutte le Istituzioni presenti al Consiglio straordinario.

“Vi chiedo di portare avanti questo progetto, perché darebbe più decoro a questa piazza, e, che non sia più affidato al volontariato. Se vedremo costruire l’asilo nido di Brancaccio sarà grazie a questa amministrazione. Un altro progetto è creare la piazza a Brancaccio, come sbocco alla parrocchia, che significherà dare vita al quartiere”, conclude Artale.

Dichiarazione del Sindaco Lagalla

“La morte di Don Pino Puglisi è una morte che è stata un martirio, un atto di testimonianza, un atto di generosità verso gli altri. Una morte subìta e accettata col sorriso sulle labbra esattamente come un martire della bontà non può che fare”, dichiara il primo cittadino.

“Lungi da inutili passerelle e da promesse vane, l’iniziativa del Consiglio comunale si colloca in una logica di democrazia partecipata e di rinnovata attenzione ai problemi delle periferie urbane ai quali l’amministrazione comunale è chiamata a dare risposta con la concretezza dei progetti e con la conseguente capacità di realizzazione. Abbiamo assunto impegni sostenibili che stiamo portando avanti con determinazione ma soprattutto con il prezioso contributo dei cittadini, dell’associazionismo, del volontariato e della chiesa, in una cornice di sinergia che si invera nella famosa frase di Padre Pino Puglisi: ‘Se ognuno fa qualcosa si può fare molto‘, ancora oggi volano e ispiratore di un lavoro portato avanti nell’esclusivo interesse del bene comune”.

Tra le azioni messe in campo dall’amministrazione: il potenziamento dei Servizi Sociali in tutta la città, che trovano un loro riferimento fisico oltre che funzionale nella Seconda Circoscrizione. Ai quali si aggiunge l’attività voluta dai Servizi Sociali del Comune, dall’assessore alle Politiche Sociali, Rosi Pennino, del camper contro le dipendenze e più di recente, la proposta di attivare, da qui a poco, con fondi extra comunali, dei centri di aggregazione per l’infanzia aperti anche alla famiglia.

Un riferimento a ciò che cambierà il volto della città: la Costa Sud

“Questa circoscrizione, da 60 anni, nel silenzio di tutti ha subìto una violenza e uno stupro ambientali, che hanno visto tutti gli sfabbricidi della devastazione del liberty palermitano, gettati lungo questa costa, fino a farle cambiare sembianza morfologica e orografica”, continua il Sindaco.

“Stiamo lavorando con impegno e con passione per rispettare i tempi e la volontà di restituire il Giardino, la Villa Libero Grassi, dove sono necessari interventi di bonifica finanziati per circa 11 milioni di euro. Stiamo lavorando per la bonifica e poi passeremo alla riqualificazione. Abbiamo 56 milioni di euro, che ballano, e non devono ballare, per la riqualificazione della Costa Sud, che prevedono interventi sulla via Messina Marine, dove stiamo anche riavviando, insieme all’assessore ai Lavori Pubblici, Totò Orlando, i lavori per la fognatura che dovrà collegare la zona prossima a Sant’Erasmo e Romagnolo, fino ad Acqua dei Corsari.

Ma è prevista anche la realizzazione di piste ciclabili e aree green affinchè questa Costa possa recuperare quella funzione di luogo amabilmente fruibile dai palermitani e dai turisti, come naturale sede della balneazione e del turismo balneare di questa città. E a me piace pensare continua Lagallache questo possa avvenire anche con un affidamento di concessioni, che recuperino la vecchia architettura palafitte di questa zona, con tutta la modernità possibile e pensabile.

Il progetto di riqualificazione dell’area prevede anche in prossimità del porticciolo della Bandita, la realizzazione di una piscina aperta al pubblico. Se questa operazione riuscirà a essere impostata nel rispetto e con l’utilizzazione dei fondi del PNRR, avremo un importante indotto per poter affrontare il futuro con una speranza crescente, non solo di restituzione di un luogo prezioso e pregiato, ma anche di un’economia sana che deriva dall’impatto di bonifica sulla Costa.

Un Polo scolastico nell’ex complesso delle Poste di Brancaccio

“Una lentezza insopportabile si è consumata presso la Città Metropolitana rispetto alla riconversione dell’ex complesso delle Poste di Brancaccio per farne un Polo scolasticocontinua Lagalla -. Su questo metterò al più presto a lavoro la Città Metropolitana”.

Il presidente della Commissione Regionale Antimafia, Antonello Cracolici

“È importante celebrare la memoria, un’attività che serve non solo a ricordare, ma ad impegnarci perchè la storia non si ripeta. Questa città ha bisogno di isolare i mascalzoni, i mafiosi, e per farlo ha bisogno di far sentire non solo maggioranza numerica, ma maggioranza di pensiero, di vita. La stragrande maggioranza delle persone che vivono onestamente la propria condizione di cittadini. Un’occasione per affermare quelle cose che bisogna fare. Don Pino Puglisi si batteva per ricucire il rapporto tra la città e le periferie. Questo è ancora un grande tema. Alcune cose sono avvenute nel corso degli anni, ma c’è ancora molto da fare. Le periferie continuano ad essere luoghi di solitudine, di isolamento e questo non ce lo possiamo più permettere. La Commissione Antimafia sta provando a muovere la coscienza civile, con un accordo anche con la Chiesa, affinchè si promuovano luoghi di socialità nelle borgate, nei quartieri di tutta la Sicilia. Siamo impegnati a contrastare ogni forma di disagio, devianza, lotta alla tossicodipendenza, che costituisce, come non mai, un problema gravissimo per le nostre comunità”. 

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