PALERMO. Siamo giunti al Natale, festa che unisce il cibo alla convivialità sebbene con le dovute precauzioni del contesto pandemico. Voglia di fare qualche piatto sorprendente per stupire i propri familiari ed ospiti? Nessun problema! Magda Nowak ci consiglierà passaggio dopo passaggio la preparazione del PIEROGI Z KAPUSTA I GRZYBAMI (PIEROGI DI CAVOLO CAPPUCCIO E FUNGHI)
L’Attivismo di Magda e l’impegno nel sociale
Nei suoi 15 anni di permanenza nel territorio italiano, Magda ha maturato un forte impegno nel networking tra il suo paese d’origine e le istituzioni italiane con particolare attenzione al contesto scolastico e alla formazione delle nuove generazioni di bambini italo-polacchi: “Vivo qui da ben 15 anni e lavoro per una agenzia che ha come scopo quello di creare dei ponti tra le istituzioni italiane e polacche organizzando attività riguardanti le mobilità e i tirocini degli studenti. Inoltre mi sono occupato delle visite professionali degli insegnanti provenienti dalle scuole polacche – riferisce Magda -, il mio impegno socioculturale prosegue anche attraverso lo svolgimento delle attività ludico-didattiche nell’associazione Europa Condivisa-Wspólna Europa, dove grazie al lavoro di squadra con due colleghe ci impegniamo attivamente nella promozione della cultura e lingua polacca tra le nuove generazioni di bambini italo-polacchi”.
La valenza simbolica del Pierogi
Il Piatto proposto da Magda, non è soltanto una pietanza da gustare con le papille gustative o da desiderare attraverso un percorso di sinestesia sensoriale, bensì porta con sé una forte valenza simbolica non secondaria e fortemente compatibile con i valori tradizionali del Natale: “Senza la presenza dei Pierogi, il Natale non sarebbe come tale – riferisce con orgoglio Magda, perché essi rappresentano una forte simbolicità a tavola in ogni singolo elemento: il ripieno che viene contenuto in un impasto delicato rappresenta l’unione dei doni dei boschi e dei campi. Nel fare una comparazione con la cucina italiana i Pierogi somigliano ai ravioli” – conclude Magda
Gli ingredienti
“Per fare la pasta del Pierogi serviranno 3 bicchieri pieni di farina, 1 bicchiere di acqua moderatamente calda e mezzo cucchiaino di sale – riferisce Magda -, per il ripieno, invece serviranno 1 chilo di crauti o in alternativa 800 grammi di cavolo cappuccio, 1 pizzico di sale e un pizzico di pepe. Inoltre serviranno una cipolla, un cucchiaio di burro o alternativamente l’olio, 30 grammi di funghi secchi ed infine una foglia di alloro. Per condire saranno necessarie 2 cipolle medie e 4-5 cucchiai di olio”.
FASI DI PREPARAZIONE:
Magda ricorda che vi sono 7 fasi nella preparazione del piatto:
- Bisogna Sciacquare i funghi, versarvi sopra dell’acqua bollente e lasciarli riposare per almeno 3 ore, preferibilmente tutta la notte;
- Poi Cuocere i funghi fino a renderli morbidi il giorno successivo per preparare il ripieno (1 kg di crauti, 30 grammi di funghi secchi, 1 cipolla, sale, pepe).
- Scolare i funghi cotti e tritarli finemente. Cuocere i crauti strizzati /o alternativamente il cavolo cappuccio tagliato – nel brodo di funghi (fino a quando non diventa morbido). Aggiungere i funghi al cavolo e cuocere insieme per un pò.
- Soffriggere la cipolla tritata finemente nel grasso fino a doratura, aggiungere al cavolo e ai funghi. Poi Condire con sale e pepe e lasciarlo Raffreddare.
- Impastare la pasta per Pierogi – circa 15 minuti (3 bicchieri di farina, 1 bicchiere di acqua calda o latte, 1 cucchiaio di burro fuso, sale) e mettere da parte, coperta con un strofinaccio, per altri 30 minuti. Se l’impasto non si attacca, significa che non c’è abbastanza acqua.
- Stendere la pasta sottile, ricavare dei dischetti con un bicchiere. Riempire i dischetti con la farcia, spingendola bene con il dito verso interno. Piegare a modo di mezzaluna e chiudere bene la estremità. Cuocere nell’acqua bollente con un poco di sale (fino quando non salgono sopra – circa 3 min).
- Alla vigilia di Natale vengono serviti con il condimento – cipolla tritata fritta nell’olio. La cipolla deve essere cotta bene, imbiondita ma non bruciata.
Adesso Non ci resta che provare questa delizia e portare un po’ di allegria e cibo polacco tra le nostre tavole, buon Natale!