CAMPOREALE. Volontariato protagonista alla settima edizione del Camporeale Day svoltasi nei giorni scorsi per le vie che portano al Baglio del Principe. E al suo interno, anche la valorizzazione delle risorse enogastronomiche, artistiche, artigianali e turistiche dell’Alto Belice. Uno degli organizzatori della manifestazione, il presidente della pro-loco Benedetto Alessandro, entusiasta del riscontro positivo avuto durante le giornate dell’evento e della numerosa partecipazione dei giovani volontari che con dedizione hanno speso il loro tempo prestando un eccellente servizio di accoglienza e di organizzazione delle varie attività.
Presenti sul territorio i giovani volontari dell’Unitalsi che hanno una missione “essere strumenti nelle mani di Dio per portare gioia e conforto a coloro che sono più fragili a causa di malattie o disabilità”. L’associazione agisce a livello internazionale, nazionale e locale partendo dai pellegrinaggi e realizzando anche diversi progetti di assistenza a coloro che pur soffrendo a causa delle proprie difficoltà, riescono a donare gioia a tutti i volontari che li assistono. “Come insegna Gesù, vi è più gioia nel dare che nel ricevere”. Ed è proprio questa gioia vera che sperimentano i giovani volontari dell’Unitalsi prestando il loro servizio.
Fra gli stand presenti alla manifestazione ve ne è uno che riguarda l’associazione italiana genitori “AGE”, formata da volontari che promuovono una rete di solidarietà fra i genitori, partecipando attivamente alla vita del territorio. Nello specifico, a livello locale, l’associazione si rifà a Maria Saladino, maestra, scrittrice e poetessa nata nel 1920 a Camporeale. Donna di grande fede e carità che lavorò sodo affinché i giovani del paese potessero avere una buona istruzione e buone prospettive di vita, togliendoli dalla strada e dalle cattive influenze. Spese tutte le sue energie alla ricerca di fondi per la costruzione, nei terreni da lei acquistati, di strutture adibite allo svolgimento di opere sociali. Oltre ad occuparsi dei fanciulli e dei giovani, aiutava anche i malati e i moribondi, stando al loro fianco negli ultimi attimi di vita.
Spostandoci verso l’ingresso del Palazzo del Principe troviamo tanti giovani volontari che si dedicano con cura all’accoglienza dei visitatori, registrando il loro ingresso e augurandogli, con un sorriso che li contraddistingue, un piacevole tempo da trascorrere fra degustazioni, arte e cultura. Anche all’interno del Palazzo del Principe, giovani guide turistiche prestano volontariamente il loro servizio, accompagnando con entusiasmo gruppi di turisti verso la conoscenza di spazi quali la Pinacoteca, la Biblioteca, l’Enoteca del Baglio ed il Museo. Ci si sofferma anche ad osservare la mostra fotografica che racconta la triste vicenda del terremoto avvenuto nel ’68.
Impegnativo è il lavoro svolto dai volontari della Protezione civile, guidati dal responsabile, Salvatore Zito. Si assicurano che tutto sia svolto secondo le norme anti Covid, vigilando ed intervenendo per ogni necessità. La settima edizione è un momento di respiro dopo un anno di chiusura che non aveva consentito alla cittadina di continuare la tradizione dell’evento.