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giovedì, 24 Aprile 2025
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Lo sport come medicina, così Bianca ha combattuto il cancro

Bianca Rosca è un’atleta che pratica Brazilian jiu jitsu da due anni e mezzo. All’età di 17 anni ha scoperto di avere il cancro. Lo sport e i suoi cari l'hanno aiutato nella battaglia più importante della sua vita

Alice Marchese
Alice Marchese
Classe 1998, giornalista pubblicista, laureata in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali. Racconta storie di giovani migranti, donne e progetti che vedono protagonista la Sicilia e non solo. Scrive anche per altre testate online
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PALERMO. Bianca Rosca è una ragazza di 24 anni con una fortissima passione per lo sport. Pratica Brazilian jiu jitsu da due anni e mezzo, grazie al fratello che l’ha incoraggiata – anche lui amante di questo mondo. Ma non è un interesse fine a se stesso; la forza di questa disciplina ha contribuito notevolmente al suo percorso di lotta e guarigione dal cancro che l’ha colpita a 17 anni.

La diagnosi come una liberazione

Dopo più di un anno colmo di dubbi riguardo al suo stato di salute, nel 2015 la scoperta del male. L’atleta descrive quel momento come una liberazione perché prima di allora non si sapeva cosa avesse. Era una ragazza diciassettenne, con una vita davanti a sé e delle incertezze fin troppo pesanti per la sua giovane età. Sebbene una notizia del genere sia sempre destabilizzante, nell’istante in cui si è consci del motivo di tanto dolore si combatte con più consapevolezza. E così è successo a Bianca. Che non si è ritrovata sola. Le sue ancore di salvezza sono state il Brazilian jiu jitsu, le amicizie, l’amore e la cura di una mamma sempre pronta a sorreggerla, a condividere le notti e le sofferenze, per poi l’indomani essere pronta a cominciare una nuova giornata di lavoro. “Lo sport ha inciso parecchio sulla mia guarigione – racconta Bianca – , è stato la mia ancora di salvezza dopo mia madre. Sulla persona che sono oggi ha influito credo un po’ tutto: la malattia mi ha fatto vedere la vita con occhi diversi“. E una mano testa, Bianca l’ha trovata anche nelle avversarie: “Molte volte in gara mi è capitato di sentirmi male e le mie avversarie sono state le prime a soccorrermi“. Segno della bellezza dello sport e dei suoi valori.

Il valore dello sport

Racconta di esserne stata da sempre appassionata, ma il Brazilian jiu jitsu Bianca lo pratica da circa 2 anni e mezzo. Questo – ribadisce – ha inciso parecchio sulla guarigione, con l’aiuto dei compagni di allenamento che l’hanno sempre sostenuta. Da quel momento ha partecipato a diverse competizioni, fino a diventare nel 2020 vicecampionessa europea. Le ultime, l’Italian national e la Spain cup, dove ha ottenuto in entrambi i casi il terzo posto. Il suo team è il Cicero Costha Palermo della palestra Avanguard martial art. “Rispettando le normative Covid, siamo riusciti a mettere su una squadra femminile in uno sport che è prevalentemente maschile, ottenendo dei risultati di primo piano con la vittoria del titolo italiano da parte di Rihab Baharia e della vice campionessa Soraya Nomahani”, spiega Ruben Stabile, maestro della disciplina. Al campionato italiano hanno partecipato 750 atleti. La sfida più difficile per Bianca quella, con la campionessa europea 2019 di un famoso team romano.

Le si scalda il cuore quando ripensa alle gare e a quanta prontezza hanno avuto le sue avversarie nel soccorrerla durante i match. Non ci sono confini né competizioni: è questa la bellezza del mondo sportivo genuino. Anche la scuola ha giocato un ruolo fondamentale in questi anni. Bianca è profondamente grata ai suoi insegnanti, che sin dal primo momento della sua malattia le hanno manifestato la loro vicinanza.

Amare le piccole, ma grandissime cose

Non posso che amare la vita e andare avanti in qualsiasi circostanza”. Così Bianca esprime un importante insegnamento che ha tratto dalle sue esperienze. Grazie alla sua determinazione, all’amore per la vita e al suo incredibile coraggio, ha vinto contro una malattia che fino a qualche tempo fa non aveva neanche un nome e che spaventava lei e tutti quelli che le erano accanto.

Alice Marchese

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