L’emergenza sanitaria da Covid19, quest’anno, impone un cambio di programma a Lampedusa anche per le modalità di celebrazione dell’anniversario del 3 ottobre 2013, giorno in cui di fronte l’isola si verificò il più grave naufragio di migranti del Mediterraneo con la morte di 368 persone e 20 dispersi.
Per evitare il rischio di contagi, non si terranno iniziative pubbliche in presenza, raduni, cortei, né la tradizionale “marcia degli studenti”, che avrebbe determinato l’arrivo sull’isola di centinaia di studenti provenienti da altre regioni italiane e paesi europei. La decisione è stata presa d’intesa tra il sindaco e il dirigente scolastico dell’Istituto omnicomprensivo di Lampedusa e Linosa, nella convinzione che “quest’anno la data del 3 ottobre possa essere celebrata in modo alternativo e simbolico, con eguale intensità rispetto al passato ma senza determinare situazioni a rischio sanitario”. “Si tratta di una scelta di responsabilità”, secondo il primo cittadino, Totò Martello, che comunicherà nei prossimi giorni il programma degli eventi simbolici.
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