PALERMO. Testimonianze di donne caregivers che hanno spiegato le difficoltà che affrontano e le speranze di un ascolto maggiore alle loro istanze, riattivando ciò che si era fatto in precedenza come dei momenti artistico terapeutici, musicoterapeuta e psicoterapeuta. Sono emersi dal momento di confronto “Il Rotary per i Caregiver – Tra ombre e speranze”, che si è svolto nella Facoltà Teologica di Sicilia.
Spazio anche alle riflessioni sulle normative nazionali col senatore Davide Faraone sul tema e sugli impegni nelle sedi parlamentari per dare voce ai caregivers superando le tante criticità riscontrate nelle legislature sinora succedutisi.
Tanti gli interventi di convergenza e impegno verso un percorso comune. L’assessore comunale al ramo, Rosi Pennino, ricordando la propria sensibilità personale sul tema e l’impegno nel suo ruolo istituzionale, ha espresso piena apertura, in termini di continuità con l’impegno profuso, nel riattivare determinate attività che possano aiutare queste famiglie a vivere meglio il ruolo di caregiver
Giusi Scafidi, vice presidente commissione Rotary per i caregiver ha sottolineato che “tra le caregiver vi sono ben l’80% di donne, sono spesso le strette familiari che si annullano spesso nel proprio lavoro, nella socialità, si dedicano a loro annullando se stesse”. Il Rotary si è impegnato e si impegnerà a divulgare queste figure importanti ma di cui si parla veramente poco.
Le prospettive sono state indicate da Antonino Prestipino, presidente della commissione Rotary per i caregiver:” Le luci sono leggi nuove, maggiore attenzione a livello nazionale e locale, possibilità che le nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale e la robotica, possano essere di aiuto, con dei limiti, con una supervisione sempre etica ma sono buone possibilità”.
Per quanto riguarda la Sicilia, quello che si richiede sono percorsi preferenziali. “Le persone con disabilità spesso non sanno esprimere i propri problemi, se ci sono dei percorsi sanitari con operatori, abituati ad avere questo tipo di contatto, sicuramente le cose potrebbero andare meglio”.
Rotary International ha elaborato una carta delle buone prassi, in 7 punti, tradotta in diverse lingue.