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giovedì, 20 Marzo 2025
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La salute mentale al centro con “Primula Rossa”: il docufilm ispirato alla storia di Ezio Rossi

La storia dell'ex internato dell’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto proiettata nell'ambito del Festival delle Letterature Migranti. Il docufim è stato realizzato dalla Fondazione Messina, attraverso il suo spin off EcosMedia

Serena Termini
Serena Termini
È nata il 5 marzo del’73 e ha tre figli. Dal 2005 è stata la corrispondente dell'agenzia di stampa nazionale Redattore Sociale con cui oggi collabora. Da sempre, ha avuto la passione per la lettura e la scrittura. Ha compiuto studi giuridici e sociologici che hanno affinato la sua competenza sociale, facendole scegliere di diventare una giornalista. Ciò che preferisce della sua professione è la possibilità di ascoltare la gente andando al di là delle prime apparenze: "fare giornalismo può diventare un esercizio di libertà solo se ti permettono di farlo".
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PALERMO – Valorizzare la persona garantendo un giusto equilibrio tra cura e percorso di riabilitazione sociale. La vita di Ezio Rossi ex internato dell’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto raccontata in Primula Rossa per i cento anni dalla nascita di Franco Basaglia, pioniere della riforma psichiatrica e della Legge 180 che impose la chiusura dei manicomi in Italia. La proiezione è avvenuta, nei giorni scorsi, al cinema De Seta nell’ambito del Festival delle Letterature Migranti. Il docufilm di Franco Jannuzzi è ispirato alla vera storia di Ezio Rossi, ex terrorista dei NAP (Nuclei Armati Proletari) ed ex internato dell’Ospedale Psichiatrico di Barcellona Pozzo di Gotto.

Il docufim è stato realizzato dalla Fondazione Messina attraverso il suo spin off EcosMedia. La pellicola racconta la lotta dello psichiatra Lucio  per restituire dignità e diritti agli internati della struttura. E lo fa attraverso il racconto di quattro brevi storie scritte e narrate dal noto psichiatra Angelo Righetti. Le ultime parole del docufilm sono state scelte dallo stesso Ezio Rossi che, recentemente, è morto per motivi di salute.

“Primula rossa”, ha avuto la partecipazione, a vario titolo, di molti ex internati dell’Opg. L’opera filmica valorizza anche l’esperienza del progetto innovativo di welfare comunitario realizzato dalla Fondazione Messina in partnership col Dipartimento di Salute Mentale dell’ASP di Messina, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna del Ministero della Giustizia e l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto (Opg). A partire dal 2009, infatti, il progetto “Luce è Libertà” ha, infatti, permesso di liberare 60 persone dall’ormai ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto. Tra questi c’è stato  lo stesso Ezio Rossi. In particolare, sono stati avviati progetti personalizzati di lungo periodo con un costo umano e materiale decisamente più basso di quello attualmente sostenuto dal sistema sanitario.

”Primula Rossa vuole essere uno stimolo per una riflessione sulla dignità dei rapporti umani rispetto alla sempre più imperante emarginazione delle persone più fragili – afferma Franco Jannuzzi, regista e docente di filosofia- anche al di là delle tematiche legate alla psichiatria. Partendo da quella del protagonista, raccontiamo alcune storie del prima e del dopo l’uscita dall’opg di Barcellona Pozzo di Gotto. Negli anni, con il progetto curato dalla Fondazione, abbiamo avuto al centro queste persone, accompagnandole con affetto nel mondo del lavoro, in alcune cooperative. Dopo Palermo proietteremo Primula Rossa a Roma e Torino con l’intento di promuovere la sensibilizzazione culturale e il dibattito sul tema”.

“Abbiamo cercato di sperimentare un modello evoluto di welfare di comunità capace di restituire potere e diritti alle persone fragili – sottolinea Gaetano Giunta, fondatore della Fondazione Messina -.  Abbiamo seguito, per 20 anni, 60 persone e continuiamo a seguirne oggi 45. Al centro abbiamo messo l’inclusione socio-lavorativa quando le condizioni di salute lo hanno permesso. Il progetto ha previsto che venisse istituito un capitale di capacitazione pari a quanto costava una retta ogni anno. Con loro siamo riusciti a creare un parco diffuso di energie rinnovabili mettendo insieme modello di green economy e welfare evoluto. Tutte le entrate derivanti dal parco diffuso sono state destinate, per 20 anni, all’istituzione dei microbudget di salute con l’obiettivo di porre la loro libertà come un vincolo esterno alla logica di massimizzazione del profitto. Abbiamo quindi favorito un reddito di inclusione, un lavoro e la possibilità di andare a vivere in una casa autonoma. Il progetto continuerà fino al 2029”.

Guarda qui il trailer: https://fdcmessina.org/videogallery/primula-rossa/

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