PALERMO. Siamo andati al Teatro ai Cantieri per uno spettacolo di danza del “Romanì Danza Fest”, organizzato dall’associazione Mete, di Giorgia Butera. Un viaggio nella cultura Rom, tra canti e danze, che svela tradizioni a noi spesso sconosciute. L’evento è stato realizzato a Palermo, in occasione della “Settimana di promozione della cultura Romanì e il contrasto all’antiziganismo”, per combattere le discriminazioni razziali.
Un’iniziativa promossa dall’UNAR, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Abbiamo incontrato Dana Ionas, romena, che da anni vive a Palermo insieme al marito Rom e i loro figli; Giorgia Butera, presidente di Mete; Teri Demma, direttrice artistica dello spettacolo, che ci raccontano l’iniziativa.
La Settimana di promozione, che si terrà dal 3 al 10 aprile 2024, ha coinvolto Palermo, Roma, Ferrara, Antibes, Montecarlo e Bari, unite nel racconto socioculturale e artistico per diffondere conoscenza della storia e della cultura di Rom e Sinti. Ma anche attività di contrasto all’Antiziganismo.
Tra le azioni della Settimana: attraverso un documentario, ideato e realizzato da ‘Scuola Cinema’ per METE, è stata presentata la realtà vissuta da Rom, Sinti e Caminanti, nati e cresciuti da generazioni nel nostro territorio, e mai considerati italiani. Entrambi gli intervistati escono dallo smantellamento di un campo Rom a Roma, nel quale è stato attivato un progetto di integrazione.
Il Centro di Produzione Cinematografico ‘Larcadarte’, ha organizzato un Seminario presso l’Istituto Comprensivo Poggiali Spizzichino di Roma, dove sarà discusso come i Diritti Umani, le Discriminazioni e il Sociale vengono (e possono essere) raccontati attraverso l’audiovisivo.