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martedì, 15 Luglio 2025
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Centro sociale dello Sperone: riaperto dopo 20 anni di abbandono “ora rischia il sottoutilizzo”

A esprimere preoccupazione è la Consigliera Comunale del PD Mariangela Di Gangi, con un'interrogazione presentata all'Amministrazione comunale. L'intervento del presidente della circoscrizione

Lilia Ricca
Lilia Ricca
Giornalista pubblicista, laureata in "Comunicazione per le Culture e le Arti" all'Università degli Studi di Palermo, con un master in "Editoria e Produzione Musicale" all'Università IULM di Milano. Si occupa di sociale, cultura, scuola, turismo e spettacoli per diverse testate online e da addetta stampa. Scrive per "Il Mediterraneo 24" di cui è anche socia dell'impresa sociale-editrice del giornale; e ha realizzato dei reportage-inchiesta su "OrizzonteScuola" circa il fenomeno della dispersione scolastica nel quartiere Sperone di Palermo. Ha lavorato come giornalista e addetta all'accoglienza per la Fondazione "Le Vie dei Tesori", il più grande circuito di promozione del patrimonio culturale della Sicilia, nell'ambito di varie edizioni del festival culturale a Palermo, Sambuca di Sicilia e Sciacca. Nel quartiere Sperone ha anche curato con diligenza l'ufficio stampa della grande iniziativa territoriale e di comunità "Il Carro risorto delle Rosalie ribelli. Il Festino dello Sperone", con la partecipazione attiva di cittadini, scuola e associazioni. Altre importanti collaborazioni l'hanno vista impegnata come addetta stampa per l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando, nella campagna elettorale delle Elezioni Europee 2024; per l'Ufficio speciale del Garante regionale per i diritti dei detenuti e il loro reinserimento sociale Santi Consolo; e per il Centro antiviolenza "Lia Pipitone" a Palermo gestito dall'associazione Millecolori onlus.
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PALERMO. Inaugurato sei mesi fa dall’Amministrazione comunale, alla presenza del sindaco Roberto Lagalla, e degli assessori Totò Orlando e Rosi Pennino, il Centro sociale dello Sperone, in Viale Giuseppe Di Vittorio, oggi rischia il sottoutilizzo.

Dalla riapertura, la struttura ha ospitato le attività di “PalermAbility 2030”, il progetto con attività rivolte all’inclusione delle persone con disabilità, presentato dall’Assessorato comunale alle Politiche sociali e ammesso la scorsa primavera al finanziamento “Periferie Inclusive” del Ministero per le Disabilità

Oggi, a sei mesi dalla determina che ne ha regolato l’utilizzo, l’assegnazione provvisoria è in scadenza. Il rischio concreto è che una struttura pubblica appena riqualificata e di grande valore per il territorio resti sottoutilizzata. L’immobile avrebbe dovuto accogliere, in una seconda fase, le attività del progetto “DesTEENazione – Desideri in azione” del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per trasformare gli spazi di viale Di Vittorio in un centro multifunzionale di esperienza per preadolescenti e adolescenti. Il progetto però non risulta finanziato.

Il Centro sociale di viale Di Vittorio allo Sperone (foto di Francesco Ferriolo)
Il Centro sociale di Viale Di Vittorio allo Sperone (foto di Francesco Ferriolo)

A esprimere preoccupazione è la Consigliera Comunale del PD Mariangela Di Gangi, con un’interrogazione presentata all’Amministrazione comunale.

“Un’Amministrazione comunale ha il dovere di contrastare il crescente disagio sociale anche garantendo presidi che si prendano cura delle comunità nei nostri quartieri, in particolare quelli più fragili e svantaggiati. È il caso dello Speronedice Di Gangi -, dove nei mesi scorsi è stato ristrutturato il Centro sociale di viale Giuseppe Di Vittorio, finanziato con fondi pubblici e assegnato temporaneamente agli Enti del Terzo Settore coinvolti nel Programma PalermAbility 2030 per attività rivolte all’inclusione delle persone con disabilità.”

Mariangela Di Gangi

Oggi, a sei mesi dalla determina che ne ha regolato l’utilizzo, questa assegnazione provvisoria è in scadenza. L’immobile avrebbe dovuto accogliere, in una seconda fase, le attività del progetto “DesTEENazione – Desideri in azione”, che però non risulta finanziato. Il rischio concreto sottolinea Di Gangi -, è che una struttura pubblica appena riqualificata e di grande valore per il territorio resti sottoutilizzata, proprio in un quartiere che ha invece bisogno di spazi aperti, accessibili con attività continuative e a bassa soglia.”

“Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione all’Amministrazione comunale continua Di Gangi -. Per conoscere le modalità in cui è stato impiegato il Centro in questi mesi, ma soprattutto per sapere se l’Amministrazione intenda anche approfittare del rinnovo per attivare una nuova procedura pubblica per l’assegnazione dello spazio, che permetta anche alla rete sociale già attiva nel quartiere di continuare a utilizzare quello spazio, valorizzandolo appieno. Non possiamo permettere che sia un’occasione vada sprecata. Il Centro sociale di via Di Vittorio può e deve essere un presidio attivo, un luogo vivo al servizio della comunità. Serve solo la volontà politica di farlo.”

L’intervento del presidente della Circoscrizione

Il presidente della seconda circoscrizione, Giuseppe Federico, assicura che il Centro Sociale Sperone non sarà fermato né lasciato al degrado: “Desidero evidenziare il valore del bene sito in via Di Vittorio, che fin dal giorno della sua consegna è stato presidiato e animato da numerose attività promosse nell’ambito del progetto “Palermability”, iniziativa inclusiva dedicata alla disabilità e di cui il Comune è ente capofila, come previsto dall’Assessorato alle Politiche Sociosanitarie – aggiunge Federico -. Gli enti del Terzo Settore, coinvolti operativamente su mandato dell’Amministrazione comunale, hanno dimostrato nel tempo massima disponibilità all’apertura e alla condivisione degli spazi, favorendo il coinvolgimento di realtà territoriali e non. Naturalmente, tale utilizzo resta subordinato alle autorizzazioni comunali, trattandosi di un bene pubblico che rimane di proprietà dell’Amministrazione. In questo periodo, a causa delle alte temperature, non saranno svolte attività nelle aree esterne. Tuttavia, le attività di Palermability proseguono regolarmente all’interno degli spazi chiusi, garantendo continuità e inclusione. Nei prossimi giorni è inoltre previsto un ricco programma, che includerà una tappa del progetto “Abiti RiBelli”, protagoniste di un importante momento di partecipazione. Come Circoscrizione, ci proponiamo all’Assessorato come supporto operativo per la vigilanza e la fruizione del bene da parte delle associazioni locali, affinché il sito possa continuare a essere presidio di cultura e inclusione. Questo gioiello, restaurato in tempi record grazie all’impegno dell’Assessore Orlando, non sarà mai più lasciato alla possibilità del degrado. Ribadisco l’impegno della Seconda Circoscrizione nel sostenere e valorizzare percorsi partecipati e inclusivi, nella piena salvaguardia della destinazione pubblica del bene e del suo ruolo sociale”.

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