PALERMO. Si è riunita questa mattina nel quartiere Sperone, una seduta straordinaria del Consiglio della Seconda Circoscrizione nel “nome di Don Pino Puglisi”. Pochi giorni fa, il 32esimo anniversario dell’omicidio del sacerdote avvenuto il 15 settembre 1993 (nel giorno del suo compleanno) nel vicino quartiere Brancaccio.
L’iniziativa voluta dal presidente della Circoscrizione Giuseppe Federico e dall’intero Consiglio, insieme al Centro di Accoglienza Padre Nostro, si è svolta in Piazza Epifanio Li Puma; spazio adiacente all’Istituto comprensivo “Giuseppe Di Vittorio”, che da tempo versa in stato di degrado e abbandono. Le condizioni del posto, e una pulizia, sono state denunciate nel tempo e chieste a gran voce dai consiglieri e dal presidente della Circoscrizione. Oggi finalmente una risposta da parte del Comune di Palermo.

“Grazie all’incontro programmato allo Sperone, dopo 18 mesi il Comune di Palermo ha pulito l’area dell’incontro. Un piccolo miracolo del Beato Puglisi”, commenta Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro, presente questa mattina all’evento.
Insieme agli studenti delle terze medie e ai docenti dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Di Vittorio” hanno partecipato la vicepreside del Di Vittorio, Gabriella Civello, il presidente della Commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, il vicesindaco Giampiero Cannella, il parroco Don Ugo di Marzo, e Don Sergio Ciresi, nuovo parroco della Parrocchia di San Gaetano a Brancaccio (la parrocchia di Don Puglisi).

“Il metodo del Beato Puglisi – continua Artale -, diventi modo di vivere la quotidianità nel proprio territorio da parte di tutti i cittadini, di tutte le agenzie educative e delle istituzioni. Non basta solo mettere in evidenza le inadempienze delle istituzioni, ma bisogna mostrare ciò che facciamo tutti i giorni, in memoria del martire di Brancaccio. Lui – prosegue Artale, citando le parole di Padre Puglisi -, affermava quando gli facevano vedere le inadempienze delle istituzioni: ‘Per adesso pensiamoci noi, affinché il nostro agire diventi protesta’. Mai Padre Puglisi fece lo sciopero della fame – continua Artale -, mai si incatenò davanti alle sedi istituzionali inadempienti, ma fece solo testimonianza.”
“Abbiamo voluto portare avanti il principio fondante dell’opera del Beato Puglisi – dice Federico nel corso dell’incontro -, che aveva come missione la rigenerazione dei luoghi. In tale prospettiva, abbiamo scelto di accendere una luce su via Epifanio Li Puma, un sito da tempo abbandonato al degrado, anche a causa delle passate amministrazioni. Oggi lo Sperone affronta grandi difficoltà, ma è evidente la volontà di cambiamento da parte di tanti cittadini. Non possiamo permettere che le nuove generazioni percepiscano l’assenza dello Stato e delle istituzioni in questi territori. Abbiamo il dovere di promuovere il bello come modello di vita, di rendere quotidiani i principi di Puglisi e di investire sulle nuove generazioni.”
L’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione del territorio e di promozione della legalità, nel solco dell’eredità morale e spirituale lasciata da Padre Pino Puglisi.

“Padre Puglisi era un faro – commenta Cracolici -. I mafiosi hanno cercato di spegnere la sua luce, ma non ci sono riusciti. La memoria di quello che a Brancaccio è successo 32 anni fa ci obbliga a continuare il nostro impegno e a onorare la voce eroica di chi, come padre 3P, si è speso per dare un futuro ai ragazzi. Le scuole oggi sono un centro di riferimento per la speranza e lo abbiamo ricordato oggi allo Sperone, durante la seduta straordinaria del Consiglio della Seconda Circoscrizione, con gli studenti del territorio.”
“Un momento importante quello che abbiamo vissuto oggi nel cuore di Roccella e Sperone – commenta Don Ugo di Marzo -, nato da una sinergia importante, e in un luogo simbolo del degrado nel cuore di questo quartiere. Una strada che da un anno e quattro mesi richiedeva manutenzione urgente, che era stata completamente dimenticata. Tanti servizi, parole, promesse, ma nulla. Oggi buona parte del lavoro è stato fatto per questo evento, ‘il primo miracolo da attribuire al Beato Puglisi’. Questo momento istituzionale qui, dice tanto. Dice alla gente di questo quartiere, l’importanza che si sta dando alla loro vita, e ai loro bisogni; dice alla politica, dice alle Istituzioni tutte, che la memoria del Beato Puglisi, non riguarda solo Brancaccio, ma è storia per i credenti, e per l’intera società che ha goduto di questa grande testimonianza. Da questo evento – continua Di Marzo -, ci aspettiamo l’avvio di una nuova presenza istituzionale che possa essere una forza importante nel cuore di questo quartiere, coinvolgendo tutte le realtà del territorio, terzo settore, scuole, parrocchie, cittadini. Dobbiamo unirci, e fare tutti la nostra parte. Per gli studenti presenti – continua Don Ugo di Marzo -, oggi è un’occasione per dire loro: non siete soli nella vostra crescita; se da un lato dobbiamo lottare per abbattere il più possibile la dispersione scolastica, insieme a tutte le scuole del territorio, è anche vero che se non predisponiamo un futuro diverso per questi ragazzi, tutto quello che facciamo diventa inutile.”
Domani, in occasione della ricorrenza del 32° anniversario dell’uccisione del Beato Padre Pino Puglisi, la Seconda Circoscrizione ha organizzato una manifestazione che si svolgerà per l’intera giornata presso la Piazzetta Beato Padre Pino Puglisi a Brancaccio, ispirandosi ai principi che hanno guidato l’azione del sacerdote. La giornata avrà inizio alle ore 10.00 con un incontro dedicato agli studenti. Nel pomeriggio alle ore 15.00 prenderà vita il “Villaggio del Sorriso”, animato dalla partecipazione di numerose associazioni del territorio. Saranno proposte attività sportive e culturali, accompagnate da momenti di intrattenimento e sorprese per grandi e piccoli. La giornata si concluderà alle ore 21.00 con la proiezione di un docufilm dedicato alla vita e all’impegno di Padre Puglisi, figura simbolo della lotta alla mafia e della promozione della legalità.







