9.7 C
Palermo
sabato, 22 Marzo 2025
HomeCronacaProvinceAgricoltura biologica nel Trapanese: l'Orto di Mimì, una porta verso la civiltà contadina siciliana

Agricoltura biologica nel Trapanese: l’Orto di Mimì, una porta verso la civiltà contadina siciliana

Girolamo Sugamele, dopo una laurea in Economia e dieci anni di lavoro nel commerciale, è diventato coltivatore diretto. Nella sua azienza, a Fulgatore, porta avanti l'attività agricola e la lavorazione e trasformazione dei legumi

Alessia Rotolo
Alessia Rotolo
Ama Palermo e il centro storico, i tre mercati, i quattro mandamenti, il Genio e la Santuzza. Segue con passione i processi partecipativi di riqualifica della città nati dal basso che stanno pian piano cambiando il volto di Palermo rendendola sempre più affascinante. Scoprire storie e raccontarle è la sua migliore capacità dettata da una passione incessante per il mestiere di giornalista
spot_img
spot_img

TRAPANI. Visse sui campi e fu felice. Potrebbe essere il finale di una fiaba che racconta la vita di Girolamo Sugamele, che ormai da dodici anni vive immerso nel rigoglìo della campagna, segue l’alternarsi delle stagioni, guarda ogni giorno il sorgere e l’addormentarsi del sole. In mezzo a tanto romanticismo però c’è anche una solida realtà agricola che prende sempre più forma e cresce nel tempo insieme ai sogni di Girolamo. L’Orto di Mimì è la sua azienda agricola biologica che si trova a Fulgatore, in provincia di Trapani, e si estende su 12 ettari di terreno, coltivato a legumi, cereali, orto stagionale, uva da vino e ulivi.

Girolamo in campagna c’è nato. I terreni dove oggi ha la sua azienda erano del padre. Dopo una laurea in Economia e commercio e un master in turismo e dieci anni di attività commerciale nel centro di Trapani, ha deciso di abbandonare scartoffie e pc e dedicarsi alla terra e agli animali, mettendo a frutto tutti gli insegnamenti appresi fino a quel momento, dalla famiglia e dagli studi. Così nel 2011 si avvicina al settore dell’agricoltura e nel 2016 diventa ufficialmente un coltivatore diretto professionale.

Alla mera attività agricola ha aggiunto anche la lavorazione e trasformazione del prodotto, così oggi sono circa venti le referenze tra legumi secchi e preparati in vasetti, poi ci sono le preparazioni spot come la giardiniera. Uno dei prodotti su cui si è molto soffermato sulla ricetta è il patè di carciofi. E adesso ce ne sono addirittura due, uno al limone e uno dal gusto affumicato, “Per ricordare un po’ le scampagnate – racconta – che qui in sicilia si concludono sempre con i carciofi sulla griglia“.

La sua concezione di azienda è molto chiara: “Mi piace immaginare l’Orto di Mimì come un crocevia di gente, un hub dove trovare diversi servizi legati all’agricoltura – continua Girolamo -, dove chi arriva può fare un giro in azienda e conoscere la produzione, dove trovare anche un punto vendita dei prodotti, ma anche dove fare degustazioni. Insomma mi piace l’idea di essere una porta verso la civiltà contadina che in sicilia è ancora prevalente e importante, con tante tradizioni. Oggi c’è un’utenza di turismo interessata a conoscere realmente come si fanno le cose, da dove arrivano, difficilmente i turisti conoscono il pomodoro di pennula, o come si raccolgono i ceci, qui lo scoprono e ne rimangono affascinati“.

I suoi prodotti si possono trovare nel punto vendita dell’azienda di Fulgatore aperto il sabato, oppure su spedizione: sul sito è possibile trovare tutte le indicazioni (https://ortodimimi.it/). Il suo sogno è quello di riuscire a distribuire i suoi prodotti in diverse città. In particolare il progetto è quello di portare in diverse botteghe o tavole calde la sua gastronomia da frigo, dei piatti pronti come la zuppa di cicerchia, o di lenticchie, o la vellutata di borragine e patate, il minestrone, la bieta “affucata”, piatti che già in passato ha proposto e che sono stati molto apprezzati.

spot_img

Leggi anche

spot_img
spot_img

Ultime notizie

spot_img

Twitter

spot_img