PALERMO. Del pittore 24enne (ucraino di nascita, italiano d’adozione) Sergio Brishko avevamo già parlato. Sappiamo che è un artista di strada, un mercante di “pietre preziose”, cioè le piccole pietre che sua madre raccoglie al mare, lui dipinge con maestria e amore e rivende con un piccolo tavolino espositore nel centro storico di Palermo. Con la gente ci sa fare. Sergio è paziente, silenzioso quando serve, coinvolgente se gli dai spago, ti chiede – senza rifarsi a Facebook – subito l’amicizia. Ma quando gli avventori provano a chiedergli uno sconto, fa finta di non capire e risponde: “Come? Cosa?”. E finisce che gli offri pure il caffè!
Sergio Brishko, si muove in motoretta, per una disabilità motoria. Ma va velocissimo lo stesso. E in via Vittorio Emanuele, non c’è anima che non lo conosca e non gli sorrida; ogni commerciante è disposto a dare uno sguardo alla sua mercanzia, se deve allontanarsi. Quando mette via qualche soldo, Sergio ricambia, promette d’andare al ristorante di Tizio o Caio; è simpatico. Di quella simpatia genuina, che non offende nessuno, e veicola solo buoni sentimenti.
Ed ora, la grande novità! Sergio ha scritto un libro: “Lo spacciatore di coccinelle” (Ed. Casa Woolf). Ad aiutarlo nell’editing e pubblicazione, il suo più grande, fidato, compagno d’avventura, lo scrittore e acquarellista Giorgio D’Amato, insieme ad Arianna Cona. Giorgio propone i suoi dipinti poco prima di Sergio, in un banchetto, per strada. Si conoscono da anni. Giorgio, spesso, aiuta Brishko, quando si vedono, a prender il tavolino, attaccato alla motoretta, e a montare il banchetto, coi sassi decorati. Ad entrambi piace mangiare riso al curry preparato dagli indiani, finché Sergio non ha scoperto che cucinano lì anche i rollò fritti ripieni.
È già avvenuta la prima presentazione del loro libretto, a fine ottobre, nella Chiesa San Giovanni Decollato, a Palermo. Ma presto, ci auguriamo ne avvenga una seconda! Perché il testo è spassoso, merita d’essere letto e veicolato. Si legge d’un fiato. Il pittore qui si racconta o è, ancor meglio, raccontato in tutte le sue sfaccettature, e modi di relazionarsi; nel suo modo di porsi con la clientela, di far affari con le sue strategie di marketing, e d’essere anche amico.
Perché è vero, come dice: “Io, vendo coccinelle di pietra, ma in realtà il mio cuore è soffice come un cornetto di panna” (da “Lo spacciatore di coccinelle”, acquistabile per strada, per ora di fronte “No Mafia Memorial” in Via Vittorio Emanuele 353, a Palermo. Oppure chiamando, direttamente, l’autore, al suo recapito cellulare 350.5010165).