PALERMO. Dall’esigenza di riappropriarci dei nostri piaceri e desideri dopo le costrizioni imposte dalla pandemia che ci hanno allontanato dalla vita sociale, fatta per natura di parole scambiate e condivise, nasce il festival dello storytelling “Aedi”, con la direzione artistica di Salvo Piparo. Rassegna di spettacoli teatrali, reading e mise en espace, che dal 20 al 30 dicembre andrà in scena nello Spazio Tre Navate dei Cantieri Culturali alla Zisa.
Un progetto che si svolgerà in 7 giornate con 10 spettacoli dove sono coinvolti artisti e professionisti della narrazione a vario titolo, dalla tradizione alla ricerca teatrale, puntando alla custodia e alla trasmissione del patrimonio culturale e identitario siciliano, in primo piano quello immateriale dell’oralità. Da qui “Aedi”, titolo che si rifà ad Omero, cantore per eccellenza.
Sul palcoscenico attori e non solo, come Daniele Billitteri, Filippo Luna, Lello Analfino, ed Egle Mazzamuto, Ernesto Maria Ponte, Yousif Jaralla e Davide Enia. Ancora Lucia Sardo, Pietrangelo Buttafuoco e lo stesso Salvo Piparo.
“L’attore fa il suo lavoro per condividere una storia con il prossimo, perché raccontarsi aiuta a metabolizzare sofferenze e momenti critici, oltre a mantenere viva e vivida la memoria delle nostre radici culturali. In quest’ottica – spiega Piparo – ho voluto dar voce a diversi linguaggi che appartengono non soltanto agli attori, scegliendo professionisti che hanno contenuti da condividere, in grado di rivolgersi ad un pubblico trasversale”.
Il programma degli spettacoli
Si comincia lunedì 20 dicembre alle 21.00 con il reading, racconto di vent’anni di vita del poeta del giornalismo palermitano Daniele Billetteri “Homo Panormitanus 20 anni dopo”. Penna caustica delle abitudini locali, lo spettacolo è tratto dal suo libro più venduto e letto, definito una sorta di “bibbia in salsa palermitana”, del prototipo maschile. Ad accompagnarlo in scena in questo viaggio Stefania Blandeburgo e le musiche dei Tamuna.
Martedì 21 dicembre toccherà all’attore Filippo Luna con la mise en espace de l’Agamennone di Ghiannis Ritzos, accompagnato dalle musiche originali di Virginia Maiorana, eseguite dal vivo, tra le ambientazioni sonore di Vittorio Di Matteo. Nel palazzo di Micene, Clitemnestra attende il marito di cui ha pianificato l’assassinio. Una fine che Agamennone permetterà nonostante abbia visto quanto accaduto nei dieci anni di guerra e anche quello che lo aspetta una volta varcata la soglia del bagno.
Mercoledì 22 dicembre a raccontarsi sarà un’inedito Lello Analfino, frontman dei Tinturia, che nello spettacolo “Lello incontra Analfino”, in cui vestirà i panni del narratore raccontando sé stesso in una visionaria seduta psichiatrica o un’intervista immaginaria accompagnato dal chitarrista Lino Costa darà spazio alle sue istrioniche doti, oltre che cantautoriali anche poetiche.
Ultimo appuntamento di questa prima tranche, giovedì 23 dicembre con “Aedi”, con la compagnia di Salvo Piparo, che affiderà alle figure del mito la storia che arriva dal mare, “cuntando” di Ulisse e della morte di Patroclo, accompagnato dalle musiche di Michele Piccione e Federico Pipia, e i canti di Egle Mazzamuto, che ci condurranno dentro gli abissi alla ricerca di nuove storie.
Si riprende lunedì 27 dicembre con due appuntamenti: alle 17.30 “Il Poeta in Piazza”, con Ernesto Maria Ponte, ed uno spettacolo dedicato ad Ignazio Buttitta, ricordando, in veste poetica, come la lingua rappresenti la parte migliore di noi. Alle 21.00 salirà sul palco l’aedo iracheno Yousif Jaralla con il racconto poetico “Le mille e una notte, come una stella cadente”, che vede protagonista la giovane e astuta Sharazad.
Il 29 dicembre alle 17.30 tocca al primo spettacolo con Egle Mazzamuto “Elegie di Quartiere”, omaggio al suo maestro e mentore Franco Scaldati. Ad essere raccontate saranno le voci sommesse del quartiere che hanno ispirato il poeta, in un posto inteso come luogo d’infanzia e degli affetti, come comunità coesa. In scena Michele Piccione e Michele Farina. Alle 21.00 sarà la volta di Davide Enia, con un suo nuovo racconto “Mio padre non ha mai avuto un cane”, accompagnato dal polistrumentista Giulio Barrocchieri.
Si conclude giovedì 30 dicembre con “Venivamo dal mare”, alle 17.00. Protagonista Lucia Sardo, in un monologo fortemente evocativo e denso di liricità, che porterà lo spettatore in quell’universo ancestrale di disperazione, miseria e desolazione, dove le “femmine” vengono considerate un “minus” rispetto agli uomini. Alle 21.00 “Il Lupo e la Luna”, di Pietrangelo Buttafuoco. Opera visionaria e reale al tempo stesso, un’articolata melopea che poggia su una concezione islamica sacra della vita come eterno ritorno al cospetto di Allah.
Una sezione speciale “Aedi off”, con due repliche dello spettacolo “Parrì, i poeti e gli eroi”, rivolto agli studenti del Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “Danilo Dolci” e al quartiere tutto, sarà dedicata a Pino Puglisi, il 20 e 21 dicembre alle 10.30. Uno spettacolo che vuole essere momento di memoria e di volontà divenuta azione di portare il teatro, la parola detta ad arte, in un quartiere già sensibile e attento alle problematiche sociali, oggi come mai prima, un fortino di coraggio e determinazione.
“Scopo dell’iniziativa è riportare il pubblico a teatro, fidelizzandolo, dopo il periodo di restrizioni, per il mondo della cultura e dello spettacolo, imposto dalla pandemia”, spiegano dall’associazione culturale Kleis, che organizza l’iniziativa.
Il progetto è riconosciuto dal Ministero della Cultura e sostenuto con un contributo a valere sul FUS – Fondo Unico per lo Spettacolo dal vivo, sezione Festival e patrocinato dall’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo e dall’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.
Il costo dei biglietti per ogni singolo spettacolo è di 10 euro (intero) e 5 euro (ridotto, under 12). Previste due formule di abbonamento: Ulisse (intero, 50 euro) e Telemaco (ridotto, 25 euro). Informazioni e prevendita ai numeri 328 8663774 e 388 8590466, con prenotazione possibile anche tramite What’s app.