MONREALE. “C’è una grande voglia di ripresa e di unione. Quello che abbiamo trascorso negli ultimi anni i ragazzini se lo sono lasciati alle spalle come un brutto ricordo anche se è una situazione ancora reale”. A dirlo è Aida Monreale, un’animatrice del Grest dell’Unità Pastorale Piano Maglio a Villaciambra. Il progetto realizzato per i bambini volge al termine lasciando un ricordo indelebile per loro che a causa delle vicissitudini pandemiche sono stati costretti a limitare i propri contatti con l’esterno.
Il Covid19 ha cambiato radicalmente ogni aspetto della nostra quotidianità e continuiamo ancora oggi accusarne gli effetti dal momento che non sembra arrestarsi. Per i più giovani è stato ancora più complesso da gestire e ritornare a giocare, condividere, imparare e ridere è un dono inestimabile che queste attività pastorali estive hanno saputo regalare loro.
Grest a Villaciambra e il sogno dell’oratorio
Questa edizione è stata gestita con successo e si spera che anche negli anni successivi i bambini possano rinnovare le iscrizioni. Questo progetto educativo ha permesso di garantire una continuità pedagogica quando la scuola non può più intervenire per ovvie ragioni legate al calendario didattico e all’estate che avanza. Sono state organizzate attività di ogni genere che potessero venire incontro agli interessi dei piccoli e dei più grandi. È stato possibile seguire corsi di danza, di nuoto, laboratori manuali come il disegno, momenti di preghiera e immancabili i giochi di gruppo. “È stata una bella opportunità per avvicinare le famiglie e i bambini alle attività della parrocchia” – dice Aida Monreale- “Questo ha permesso di far comprendere il significato di unione. Si fa comunità per trascorrere momenti belli”.
Per il Grest, che è stato organizzato dall’Unità Pastorale Piano Maglio-Villaciambra e si è svolto nella chiesa di San Giuseppe in Piano Maglio (arcidiocesi di Monreale), è stata scelta la tematica “Tobia in cammino verso l’amore”. Questa si basa sull’importanza delle relazioni.
Ma le idee per il futuro non si arrestano, sebbene la pandemia ci obblighi a vivere secondo per secondo. “Abbiamo il sogno dell’oratorio, ma sappiamo bene che nasce per la strada. Nonostante tutto cerchiamo di rispondere alle necessità della comunità parrocchiale e siamo felici per com’è andato tutto perché abbiamo avuto nuovi animatori e bambini entusiasti del Grest”.