10.3 C
Palermo
giovedì, 20 Marzo 2025
HomeMediterraneoLa musica come un "ponte": con Study in Sicily gli studenti dei conservatori siciliani in Egitto

La musica come un “ponte”: con Study in Sicily gli studenti dei conservatori siciliani in Egitto

Una delegrazioni siciliana in visita in tre città egiziane: non solo concerti, ma anche fiere e conferenze che hanno coinvolto duemila giovani

Consuelo Maria Valenza
Consuelo Maria Valenza
Insegnante, laureata in Filosofia e Scienze della formazione Primaria all'Università degli Studi di Palermo. Ha lavorato per dodici anni presso l'ufficio stampa della Conferenza Episcopale Siciliana. Collabora con diverse riviste e giornali. Cura la comunicazione e la pubblicità di attività commerciali e non. Scrive di sociale per "Il Mediterraneo 24".
spot_img
spot_img

PALERMO. Si sono accese le luci e la musica, linguaggio universale per la sua grammatica condivisa ovunque, ha riempito l’area circostante. Anche le note italiane hanno fatto illuminato il tempio di Luxor, che si alza fiero di sé sulle rive del Nilo.
Ad esibirsi gli studenti dei conservatori siciliani e i loro colleghi egiziani sotto la direzione del maestro Elio Orciulo, che – così è sembrato – hanno quasi animato l’imponente colonnato, le colossali statue e l’ampio cortile del Tempio.

Da Luxor al Cairo e, infine, ad Alessandria. Non solo concerti ma anche fiere e conferenze che hanno contato la partecipazione di più di duemila giovani.
Le tre città egiziane sono solo le tappe del primo viaggio della delegazione che, composta dai rappresentanti della Regione Siciliana, dell’Indire, dell’Ufficio Scolastico Regionale, delle Università, delle Accademie, dei Conservatori e degli Istituti Tecnici Superiori Siciliani, ha rappresentato la Sicilia nell’ambito di Study in Sicily, primo progetto pilota in Europa che, come detto dall’assessore all’Istruzione e alla formazione professionale della Regione Siciliana, Mimmo Turano, mira a rafforzare i rapporti con i paesi che si affacciano verso il Nord Africa e il Medio Oriente, facendo della Sicilia “un hub del Mediterraneo per il mondo dell’Istruzione e della Formazione”.

Il progetto, fortemente voluto dalla Regione Siciliana in collaborazione con le istituzioni dei paesi target, affida ai giovani studenti siciliani ed egiziani, grazie alle borse studio messe a disposizione con i Fondi POR FSE e grazie ai progetti finanziati con Erasmus, con la supervisione dell’’INDIRE, l’Istituto nazionale per la documentazione, l’innovazione e la ricerca didattica in Italia, il compito di allargare gli orizzonti e in un approccio “sempre più aperto ed internazionale” favorire sia lo scambio di nuove pratiche sia  una circolazione virtuosa delle idee.

La consapevolezza della rilevanza di questo nuovo inizio ce l’hanno avuta anche il soprano Sara Semilia e il tenore Samuele Di Leo, studenti del Conservatorio “Arturo Toscanini”di Ribera, chiamati anche loro a  rappresentare, come gli altri  compagni di viaggio, la Sicilia.
“Il viaggio – ci scrivono – è stata un’esperienza meravigliosa; un privilegio poter cantare in questi posti bellissimi:  il tempio di Luxor con questo scenario alle nostre spalle; la Biblioteca Alessandrina, posto meraviglioso ed immenso, il Gomhoreya Theatre del Cairo”.

L’ampiezza è dei paesaggi, ma anche di quelli umani. “Siamo felici – così continuano –  di aver conosciuto persone stupende, a partire dal direttore d’Orchestra Elio Orciuolo, che ringraziamo calorosamente per la sua professionalità e disponibilità; tutti i nostri compagni di viaggio, ma soprattutto i nostri colleghi egiziani, con i quali ci siamo confrontati, su musica e vita quotidiana. Ci ha davvero commosso vedere quanti talenti ci sono in Egitto, quanta voglia di fare musica, a partire dal pubblico in sala, caloroso con tutti noi e pronto ad applaudire: veri e propri fan della musica Italiana”.

Con loro anche, Vito Pecoraro, dirigente dell’Istituto professionale alberghiero “Pietro Piazza” che, insieme a   Rosario Gianni Leone, già provveditore agli studi di Palermo e di Trapani, ha avuto delega dal Direttore generale dell’USR Sicilia, Giuseppe Pierro, per rappresentare la scuola siciliana e proporre attività di cooperazione e collaborazione tra i due paesi.

“È la prima volta in Europa– così il dirigente scolastico –  che una manifestazione del genere viene organizzata in Egitto grazie alla Regione Siciliana che ha investito sulla internazionalizzazione e la promozione delle Istituzioni della formazione superiore siciliana. Si tratta di un primo progetto pilota in Europa che mette insieme il Programma Erasmus+ e il Fondo Sociale Europeo applicandoli non solo dentro l’Unione Europea ma anche con i paesi limitrofi. La Sicilia, coinvolgendo i Paesi della costa sud Mediterraneo, ha reso e renderà note così le opportunità formative delle città siciliane”.

Il percorso tracciato si snoda tra poli universitari, accademici e tecnici superiori siciliani  che insistono sui vari settori di eccellenza  non lasciando indietro nessuno studente. Infatti, nell’ambito di Study in Sicily, sono previsti anche l’assegnazione di contributi mirati che consentano la partecipazione di giovani economicamente svantaggiati.

Un percorso, quindi, che per la prima volta, spinge oltre i confini europei verso i paesi del Mediterraneo, allargando i confini della comunità scolastica in una dimensione internazionale. Sarà   nuovamente possibile ad un’altra Sara e ad un altro Samuele  intonare liriche italiane su palcoscenici così prestigiosi e sarà possibile ad altri giovani egiziani, ad esempio, imparare magari a cucinare, come già hanno  richiesto, nelle ampie cucine e sale dell’Istituto professionale palermitano.

Le strade si incrociano, quello che ne viene è uno spazio ricco di opportunità per i più giovani. Tutti i giovani dell’Euromediterraneo. Nessuno escluso.

spot_img

Leggi anche

spot_img
spot_img

Ultime notizie

spot_img

Twitter

spot_img