PALERMO. “Trovo ingiusto che le femmine in Egitto così come in altri paesi non abbiano gli stessi diritti dei maschi”. “L’incontro con Maria (nome di fantasia) mi ha fatto riflettere molto, perché penso che tutti abbiamo il diritto di studiare. Aiutare Maria significa rafforzare l’idea di aiutare chi è più svantaggiato di noi”.
Così due studentesse palermitane di dieci anni commentano l’iniziativa di raccolta fondi per Maria – giovanissima ragazza egiziana laureata in “Lingua e Letteratura Italiana” – per aiutarla a proseguire gli studi e consentirle di affrancarsi dalla condizione di povertà e di precarietà lavorativa in cui si trova in Egitto. Un’iniziativa organizzata dal Professore ordinario della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo, Agostino Ennio La Scala, con la collaborazione dell’associazione L’Arte di Crescere Odv.
Laureata con il massimo di voti, in Egitto, Maria ama profondamente la storia, l’arte, la musica, la cucina, la cultura italiana. Maria parla e scrive correntemente in italiano.
Come donna e come cristiana coopta, la giovane subisce quotidianamente una doppia discriminazione, in un paese a stragrande maggioranza musulmana, nel quale si registrano da parte dei principali osservatori internazionali, inquietanti rigurgiti di fanatismo islamico.
L’Egitto, negli ultimi tempi ha subito una gravissima crisi economica acuita dall’aumento vertiginoso del prezzo del grano a causa del conflitto in Ucraina. Il prezzo del pane, ad esempio, negli ultimi mesi è decuplicato. L’attuale conflitto israelo-palestinese è stato devastante per la tenuta economica e sociale del paese.
Maria intende proseguire gli studi frequentando un istituto di formazione nel campo del turismo, che le consentirebbe di affrancarsi dall’attuale situazione di povertà e precarietà lavorativa, assumendo una posizione di stabilità, sia in termini giuridici (con diritti riconosciuti) sia economici. L’Ambasciata italiana non rilascia facilmente visti neppure per ragioni di studio. In assenza di un “decreto flussi”, attualmente, l’unico modo per raggiungere il nostro Paese, è attraverso i canali dell’immigrazione clandestina che riempiono il Mar Mediterraneo di morti disperati, come mostrano le scene sconcertanti alle quali assistiamo ogni giorno. L’unica speranza di affermazione professionale per Maria è quindi impegnarsi nel suo Paese.
Allo stesso tempo, la giovane vorrebbe frequentare alcuni corsi per migliorare il suo inglese e apprendere la lingua spagnola, essenziali per la futura professione. Fino ad oggi ha lavorato in condizioni di forte sfruttamento (secondo i nostri canoni, di vera e propria semischiavitù), nel settore turistico, assistendo gli italiani in vacanza in Egitto. Senza il minimo rispetto dei più fondamentali diritti del lavoratore: turni massacranti che la costringono spesso a non mangiare, nessuna tutela per malattia, maternità, permessi studio. Inoltre, viene pagata molto poco visto che il suo salario è affidato, quasi integralmente, alle mance erogate dai turisti.
I turni all’alba e quelli notturni la costringono a non dormire, o a farlo sulle sedie della reception degli alberghi o degli aeroporti, non potendo contare sul trasporto pubblico in determinati orari. La sua casa è ubicata in estrema periferia, e occorrono diverse ore per raggiungere il centro, sia all’andata che al ritorno. La sua famiglia, per quanto amorevole, non è in grado di sostenerla economicamente. Al contrario, su di lei grava l’onere di aiutare i familiari.
“Conosco personalmente la ragazza e la sua famiglia che mi ha accolto, riservandomi un’emozionante e calda ospitalità – spiega il professore La Scala -. La bontà e la dignità di queste persone sono una lezione di vita. Aiutiamo Maria a continuare a studiare, contribuendo a sostenere i costi della retta, dei libri, delle lezioni, del materiale scolastico, di quelli necessari per gli alimenti, l’affitto di casa, l’acquisto di un computer, del collegamento internet. Vi chiediamo un piccolo aiuto, concreto e mirato, ad una ragazza piena di vita e studiosissima, per proteggerla da soprusi e vessazioni, garantendole un lavoro sicuro, dignitoso e immediato. Lottiamo concretamente contro le disuguaglianze nell’ambito dell’istruzione e della formazione culturale. Maria è una persona meravigliosa, dall’altissimo livello umano, morale, educativo e professionale, pervasa dalla volontà di continuare a studiare, profonda e commovente, e dal desiderio di respirare, un giorno, le libertà fondamentali che noi esercitiamo senza neppure rendercene conto”.
L’associazione L’arte di crescere, che da oltre dieci anni promuove l’allattamento materno nel territorio di Palermo, e opera nel rispetto dei diritti delle donne e dei minori, partecipa a questa raccolta fondi perché crede fermamente nei valori della solidarietà. E da statuto cerca di garantire diritti negati alle persone fragili e in difficoltà, tra cui il diritto allo studio.
Per sostenere il sogno di Maria. IBAN: IT80Q0623004616000015473773, causale: SPESE STUDIO MARIA