PALERMO. “È stato bello ricominciare, il laboratorio è stato contatto di cui tutti sentivano il bisogno”. A dirlo è Alice Salmeri, guida e curatrice della parte pratica e manuale del progetto Sartoria Sociale; ha conferito i suoi preziosi insegnamenti a donne e mamme disoccupate del territorio della Costa Sud di Palermo di tutte le età.
Si è tenuta, nei giorni scorsi, la presentazione dei lavori realizzati. Occasione in cui sono stati consegnati loro gli attestati presso l’Hub del Progetto Odisseo, nei locali dell’Istituto Padre Messina, a Sant’Erasmo. Diretto dal CIRPE (Centro Iniziative ricerche programmazione economica). Gonne, camicette, giacche, sciarpe non sono mancate nella mostra di fine corso.
Il progetto della Sartoria Sociale
Sembra banale, ma in momenti complessi come quello pandemico riunirsi e mettersi in gioco imparando ad utilizzare una macchina da cucire è un’esperienza che può rivoluzionare la propria routine. Come ogni novità, ci si scontra con la paura di non riuscire; questa però può essere sconfitta dalla tenacia e dalla voglia di apprendere un’arte così delicata come quella del cucito.
“Inizialmente avevano tutte un po’ paura, il lavoro manuale è uno scoglio per molte – dice Alice Salmeri –. Il progetto si articola in un lavoro di geometria e di uso delle squadrette. Le partecipanti hanno prodotto capi confezionati. Alcune di loro le ho inserite in un progetto di sartoria sociale con Biagio Conte. La parte più bella sono gli utenti. Ci sono sia donne disoccupate che hanno il desiderio di conoscere e ragazze che, invece, sono proiettate nel mondo del lavoro”. È stato possibile iscriversi al corso attraverso il loro sportello e i social.
“Vogliamo dare un segno tangibile sul territorio e lo facciamo con una serie di attività, meglio definite azioni, che si differenziano in base al partner che l’ha presa in carico”, racconta Maria Landini, che ha curato la parte organizzativa del progetto. La Sartoria Sociale unisce le storie di chi vi prende parte con la bellezza dell’arte creando un intreccio a doppio filo che non può essere sciolto.
Cos’è il Progetto Odisseo
Il Progetto Odisseo è finanziato da Con i Bambini, l’impresa sociale interamente partecipata da Fondazione con il Sud che gestisce il “Fondo nazionale per il contrasto alla povertà educativa” e ha validità triennale. Nasce nel 2019 e si pone come obiettivo quello di sostenere famiglie e bambini attraverso laboratori di ascolto e supporto alla didattica mediante l’educativa domiciliare. Si vuole tendere una mano e accompagnare i piccoli nelle fasi di transizione.
“Per noi – dice Maria Pia Pensabene, direttore di progetto – sarà una festa, un’occasione per guardare al futuro con fiducia nonostante tutto e per restituire all’esterno il valore del lavoro delle donne che hanno preso parte alle lezioni con la guida appassionata di Alice Salmeri e, più in generale, della progettazione sociale che riesce a innescare processi di cambiamento reale e concreto”.
Il Progetto nasce in partnership con il Comune di Palermo, la Fondazione Casa Lavoro e Preghiera di Padre Messina, l’Associazione La Linea della Palma ETS, Pantogra cooperativa sociale, il Circolo Lojacono della Legambiente, il Centro di accoglienza Padre Nostro, Ecomuseo Mare Memoria Viva, Confesercenti Palermo, l’ICS Maneri-Ingrassia-Don Milani, l’Istituto Superiore Alessandro Volta e la Direzione Didattica Francesco Orestano.