PALERMO. Palermo si prepara a essere la Capitale del Volontariato per il 2025. Questa mattina, all’Hotel San Paolo Palace è avvanuto il passaggio di testimone fra Trento (capitale 2024) e il capoluogo siciliano. La candidatura del capoluogo siciliano è stata proposta dal CeSVoP e accolta da CSVnet assieme agli altri promotori nazionali (Caritas Italiana, Forum Terzo Settore e ANCI). L’iniziativa è stata presa insieme al Comune di Palermo, alla Caritas della diocesi di Palermo e al Forum Terzo Settore Sicilia e ha ricevuto adesione e sostegno da: Fondazione Sicilia, Banca Etica, CSV Etneo, CeSV Messina, AVIS Sicilia, Auser Sicilia, AGe Sicilia, MoVI Sicilia, Fondazione San Vito, AVO Palermo. Inoltre, un ruolo importante lo avrà la Regione Siciliana così come pure il mondo della scuola.
“Un riconoscimento importante frutto di un lavoro congiunto e costante portato avanti dall’Amministrazione sul fronte del sociale. Esiste oggi una rete di collaborazione tra amministrazione comunale e terzo settore ramificata in tutta la città che supporta le persone che sono più in difficoltà. Nel 2025 l’Assessorato alle Politiche socio sanitarie rafforzerà le azioni solidali e valorizzerà ulteriormente le reti attive sul territorio consolidando la sua posizione di città attiva nel volontariato”, dice Rosi Pennino, assessore alle Politiche socio sanitarie.
“Quest’anno è una grande sfida, sempre di più per creare formazione e innovazione nei servizi, creare e diffondere rete con il valore della corresponsabilità e soprattutto il desiderio di stare con le persone e condividere quello spazio relazionale che aggiunge ricchezza a ogni forma di impegno sociale – spiega il vicedirettore della Caritas di Palermo, don Sergio Ciresi -. Non si tratta solo di fare un servizio di volontariato per gli ultimi, ma di essere con gli ultimi, di farsi i prossimi, compagni di viaggio e di vita”.
Le iniziative in città per Palermo Capitale del volontariato
Palermo Capitale italiana del volontariato sarà, quindi, l’occasione per mostrare attraverso open day nei quartieri, momenti di approfondimento a carattere locale e nazionale ed happening giovanili quanto la solidarietà gratuita, più o meno organizzata, faccia parte dell’esperienza quotidiana del capoluogo siciliano e possa coinvolgere cittadini, realtà sociali e istituzioni in un grande progetto comune di rinnovamento. Per questo, Palermo Capitale avrà pure un suo “monumento” che rimarrà alla città per continuare a realizzare quanto avviato nel 2025. L’iniziativa di CSVnet di designare ogni anno una capitale italiana del volontariato nasce nel 2021 per dare risalto al ruolo fondamentale dei volontari nello sviluppo della società italiana. Bergamo è stata la prima città, designata per il 2022. Poi, a seguire, Cosenza (2023) e Trento (2024). Il tema del 2025 sarà “Bella e pulita. Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025. Un volontariato che non ti aspetti… Il tuo!”.
I numeri del volontariato a Palermo
I numeri del volontariato a Palermo sono significativi. Secondo il Runts (Registro unico nazionale del Terzo settore) a fine novembre 2024, sono presenti nel territorio palermitano 2.434 enti no-profit di Terzo settore (su un totale di 9.770 in Sicilia). Di tali enti, nella provincia di Palermo, 537 sono organizzazioni di volontariato (277 nel capoluogo), 800 associazioni di promozione sociale (482 nel capoluogo), 816 imprese sociali (457 nel capoluogo) e 272 altri enti di Terzo settore (192 nel capoluogo). Per non contare i tanti gruppi di volontari e le iniziative spontanee di solidarietà gratuita che animano questa parte di Sicilia e che non hanno una forma istituzionalizzata.
Un movimento che nel complesso, in tutta la regione, secondo i dati Istat 2021, mobilita 183.636 persone (101.999 uomini, 81.637 donne) gratuitamente attive in organizzazioni no profit (13.402) di vario tipo. Di queste, si possono stimare 45.000 nel palermitano. Cifre che indicano un “sommerso” quotidiano ben più ampio: tantissimi cittadini che, in modo più o meno organizzato e senza nessun tornaconto, si dedicano a fare stare meglio chi è in situazione di difficoltà e si interessano a migliorare la città.