9.8 C
Palermo
martedì, 18 Marzo 2025
HomeCronacaPeriferieBallarò e Capo, con il progetto "Communities 3.0" si lavora allo sviluppo in quartieri svantaggiati

Ballarò e Capo, con il progetto “Communities 3.0” si lavora allo sviluppo in quartieri svantaggiati

L'iniziativa mira alla promozione dell'inclusione sociale e della cittadinanza attiva in quartieri con difficoltà socio-economiche

spot_img
spot_img

PALERMO. Il Consorzio del progetto Communities 3.0 – Development of local forward-looking centers as platforms for inclusive neighborhoods ha completato le attività di test del primo curriculum del MOOC (Massive Open Online Course) che sta sviluppando.
Questa iniziativa fa parte di un progetto più ampio che mira ad affrontare la pressante questione dell’inclusione sociale e della cittadinanza attiva all’interno dei quartieri socio-economicamente svantaggiati dell’Unione Europea. L’obiettivo primario del progetto è infatti quello di sviluppare approcci cooperativi sostenibili che conferiscano agli attori della società civile e alle organizzazioni per l’educazione degli adulti il ruolo di agenti attivi per la promozione dell’inclusione sociale e della cittadinanza attiva nei quartieri socio-economicamente svantaggiati. E per quanto riguarda Palermo i due territori interessati sono Capo e Ballarò.

Nello specifico, il corso fornirà un approccio olistico incentrato sulla cooperazione sostenibile, in modo che tutte le organizzazioni, anche quelle con poca esperienza, possano unirsi per costruire partenariati a lungo termine. Il titolo del modulo è “partenariati locali sostenibili come piattaforme di apprendimento all’avanguardia per la promozione dell’inclusione sociale e della cittadinanza attiva in quartieri socialmente ed economicamente svantaggiati” ed è incentrato su quattro unità principali: strategie per una cooperazione sostenibile all’interno di piattaforme di apprendimento lungimiranti in quartieri socio-economicamente svantaggiati; coinvolgimento di stakeholder esterni; capacità finanziaria e operativa; service design per il coinvolgimento dei beneficiari e del pubblico in generale in quartieri socio-economicamente svantaggiati.
Le attività pilota del primo curriculum sono state organizzate in tutti i Paesi partner del progetto: Svezia, Bulgaria, Grecia e Italia.

Il progetto a Palermo, tra Capo e Ballarò

Il primo curriculum, in Italia, è stato testato nella seconda settimana di ottobre 2023 dopo un paio di sessioni in cui il Teatro alla Guilla ha presentato ai partecipanti il progetto e le attività da sperimentare. Il test è stato strutturato come una sessione online a cui hanno partecipato operatori sociali e artisti di 4 organizzazioni della società civile del centro di Palermo. Alcuni di loro lavorano nel quartiere di Ballarò – un’area socio economicamente svantaggiata interculturale in cui molte organizzazioni hanno iniziato a sviluppare il lavoro sociale negli ultimi 15-20 anni -, mentre gli altri partecipanti (principalmente con un profilo artistico) sviluppano la loro attività al Capo, un altro quartiere in cui l’azione sociale non è ancora così diffusa. “Riteniamo che il mix di partecipanti al test abbia aiutato il progetto Communities 3.0 a raggiungere un impatto iniziale più elevato e anche a raccogliere un feedback più vario. Sebbene alcuni partecipanti fossero scettici sull’applicazione reale ed efficace del programma di studio, tutti hanno avuto un’impressione positiva”, spiegano dal Ceipes che promuove il progetto in Italia.

“Le attività di mappatura sono state considerate fondamentali per l’integrazione nelle aree socio economicamente svantaggiate, soprattutto in quelle in cui i migranti sono una parte significativa della popolazione, perché spesso mancano di un senso di appartenenza e di orientamento nel nuovo territorio. Le discussioni orali hanno anche raggiunto buone conclusioni su quanto sia importante la costruzione di partenariati tra le organizzazioni nelle aree socio economicamente svantaggiate, perché aiutano a far crescere le associazioni più piccole, o a coinvolgere singoli artisti in progetti a cui difficilmente potrebbero aderire come singoli individui, così come le organizzazioni più grandi a impegnarsi in progetti più piccoli e a rimanere più connesse con le reali esigenze degli utenti finali”.

spot_img

Leggi anche

spot_img
spot_img

Ultime notizie

spot_img

Twitter

spot_img