PALERMO. Sabato 16 dicembre la comunità educante di piazza Magione (che abbraccia un territorio a cavallo tra la Kalsa e la seconda circoscrizione, vista l’ubicazione dei tre plessi scolastici dell’ICS Rita Borsellino e l’intreccio di attività che arriva fino all’Ecomuseo Mare Memoria Viva) si incontrerà in piazza per festeggiare il suo decimo compleanno. A partire dalle 10.30 laboratori, giochi e sport animeranno piazza Magione, si consumerà una merenda condivisa (ognuno porterà del cibo da offrire agli altri) e, dopo avere spento 10 candeline, uno spettacolo di giocoleria chiuderà la mattinata.
Non mancheranno i momenti di confronto tra le componenti della comunità perché obiettivo della giornata, oltre ai festeggiamenti, è organizzare, a partire da gennaio, un percorso pubblico fatto di incontri e tavoli tematici, volto ad affrontare le problematiche grandi e piccole che riguardano il territorio.
La comunità educante festeggia il suo primo intervento sul territorio datato 2013, anno in cui si rese necessario contestare un progetto dell’amministrazione comunale che prevedeva l’eliminazione del campetto di calcio e di parte del prato della piazza. In quella occasione la scuola Rita Borsellino, i genitori, i bambini e le bambine, le associazioni che operano nel territorio e gli abitanti si riunirono per la prima volta e difesero la piazza e il campetto proponendo all’amministrazione una rigenerazione a partire dai reali bisogni del territorio: una piazza per giocare, stare insieme, creare e alimentare relazioni e fare crescere la comunità. Il 31 ottobre 2013 si organizzò una partita di calcio di 24 ore (il cui calcio di inizio fu battuto dall’allora assessore al verde Giuseppe Barbera) che aprì una collaborazione che portò al rifacimento del campetto di calcio e all’installazione dell’ area giochi, frutto di un percorso di progettazione partecipata che ha messo al centro i desideri di bambini e bambine.
Da quel momento in poi la collaborazione tra le componenti della comunità educante ha segnato un percorso di incontri, attività, assemblee e confronti anche con l’amministrazione per affrontare le problematiche che riguardano il territorio alimentando gli spazi di cura e relazione.