ENNA. A “Terra Madre”, l’evento internazionale di Slow Food che si terrà a Torino, dal 26 al 29 settembre, sarà presente anche l’azienda ennese Barbagallo. Questa, infatti, è stata selezionata, su circa 200 progetti, nell’ambito delle “buone pratiche” con il progetto “Agricoltura BioRigenerativa, Coltivazioni di Grani Antichi con l’utilizzo di Microorganismi AgriNami”.
Il progetto, scelto tra i primi dieci, è finalizzato a migliorare da una parte la vitalità e la fertilità del suolo e delle piante e dall’altra ad inibire i patogeni con i microorganismi rigenerativi. Il prossimo 26 settembre l’azienda con i suoi prodotti (pasta e farine di Cappelli) sarà presente a Torino per il prestigioso evento internazionale di Slow Food.
Il progetto è stato realizzato dall’azienda guidata da Biagio Barbagallo e da Anna Franca Iannello (responsabile Nami in Sicilia) grazie alla collaborazione di Cristina Palomba referente di Slow Food Sicilia.
“Siamo contenti di rappresentare la Sicilia a questo evento internazionale sulle buone pratiche sostenibili. Per noi è una grande soddisfazione essere stati scelti per fare conoscere – afferma Biagio Barbagallo – quello che facciamo, ormai da molti anni. Insieme a Nami riusciamo a portare avanti il progetto di agricoltura biologica rigenerativa che punta sia alla tutela e al miglioramento dell’ambiente che alla cura della salute e del benessere della persona. Nello specifico, non utilizziamo sostanze chimiche ma ci avvaliamo di microrganismi che operano una rigenerazione del suolo in termini di fertilità. Il processo si sviluppa in tre passaggi: la concia del seme, il trattamento del grano a 30 centimetri e il trattamento – poco prima della spigatura – per impedire lo sviluppo dei patogeni”.
L’azienda agricola cerealicola Barbagallo di Enna, ubicata nel cuore della Sicilia, opera da anni nell’ambito dell’agricoltura biologica. La storia della famiglia Barbagallo è legata a quella del grano fin dal 1915. Tra le produzioni ci sono il grano duro Senatore Cappelli, il grano tenero Maiorca e i legumi come i ceci “Pashà” e lenticchie “Siciliane”.