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sabato, 22 Marzo 2025
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La Casa delle farfalle: una porta aperta sul mondo della biodiversità tra Palermo e Ragusa

Grazie ai proventi viene sostenuta anche la ricerca sull'Aurora dell'Etna, una farfalla che vive in quei luoghi

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di Giuseppina Tesauro
RAGUSA

Metti che al tiepido sole siciliano si possano accostare le bellezze di un giardino tropicale e da qui si arrivi a scoprire un progetto che ruota attorno alla Casa delle farfalle. Esiste un’attività che, grazie a queste esili creature, riesce a creare un ponte di buoni propositi fra noi e i paesi più svantaggiati. Capiamo così che dietro a questi giardini, dove ci insegnano a distinguere le varie specie di farfalle e le loro abitudini, esiste un’iniziativa unica: le BUTTERFLY FARMS, veri e propri allevamenti ecologicamente sostenibili situati nelle regioni tropicali: “Questa iniziativa promuove la conservazione e la valorizzazione di preziose foreste primarie nelle aree di origine delle farfalle, contribuendo anche alla creazione di economie sostenibili per le comunità dei paesi in via di sviluppo”.

Le farfalle, quindi, sono diventate un “mezzo” per fermare in alcuni paesi tropicali il disboscamento delle foreste, e qui da noi un modo per avvicinare la gente al mondo dell’entomologia, puntando sulla bellezza di queste creature e il loro universo colorato.  L’equipe della Casa delle Farfalle mira all’educazione ambientale che diventa la base per un futuro fatto di cittadini educati al rispetto e alla conservazione dell’ecosistema, poiché ha avuto modo di costatare, attraverso l’esperienza, che la didattica oltre al lavoro svolto nelle aule scolastiche deve essere supportata dalle esperienze dirette. Ecco perché le visite guidate proposte agli studenti, oltre all’ apprendimento classico prevedono l’esperienza sensoriale ed emozionale di questo piccolo angolo di foresta tropicale dove centinaia di farfalle colorate volano libere.

Antonino Bruno

Chiediamo al direttore scientifico, l’entomologo  Antonio Bruno, qualche notizia in più su questa realtà?                        

Le Case delle farfalle fisse sia in Italia che in tutta Europa sono diverse ed esistono da tempo, ma tanta gente non ha la possibilità di raggiungere i posti dove sono situate. L’idea di rendere itinerante la “Casa delle Farfalle” come progetto nasce a Modica grazie all’Azienda Festina Lente, proprio per favorire le persone che avevano difficoltà a riuscire a visitarle. Il progetto della Casa delle farfalle, come attività itinerante, nasce dalla volontà di diffondere la cultura della ecosostenibilità. Le farfalle, che si possono ammirare all’interno dell’area, provengono da vari paesi tropicali ed arrivano qui ancora in bozzolo. In Sicilia esistono due strutture itineranti, attualmente una è aperta nel palermitano e si muove solamente in quell’area, un’altra (con la quale ci siamo spostati in vari punti della Sicilia) adesso si trova a RagusaMentre quella fissa si trova a Catania”

Ci spiega Bruno che la sensibilizzazione verso gli insetti, è molto importante “perché sono la base degli ecosistemi, di loro conosciamo veramente poco perché spesso siamo restii ad avvicinarci al loro mondo in quanto spinti da insensata paura o ribrezzo. Ricorrere alle farfalle, sfruttando il loro fascino e la loro bellezza, è stato un espediente per poter avviare, soprattutto con le scuole, dei progetti di educazione ambientale riuscendo così a spiegare l’importanza degli ecosistemi e della biodiversità che stiamo pian piano perdendo e che invece dovremmo in qualche modo proteggere”.

L’entomologo tiene a precisare un aspetto molto importante, il motivo per cui le farfalle di questo progetto siano appartenenti a specie tropicali e non europee. “I motivi sono di due ordini. Il primo è legato alle caratteristiche stesse delle specie, le farfalle europee hanno il periodo di vita legato alle stagioni e dunque “obbligandole” a un’unica stagione, quella espositiva, non riuscirebbero a completare il proprio ciclo; inoltre soffrirebbero l’ambiente chiuso e avrebbero difficoltà a vivere nel giardino costruito per ospitarle. Le farfalle tropicali sono abituate a stare dentro le foreste e vivono benissimo all’interno della struttura creata appositamente per loro, tant’è che si riproducono, mangiano, e completano il ciclo vitale. All’interno del giardino c’è anche una zona dove si trovano le arnie con i bozzoli, che provengono direttamente dai loro habitat naturali”.

Prosegue Bruno: “Da questa nostra richiesta di bozzoli per la schiusa delle farfalle sono nate le BUTTERFLY FARMS. Nei paesi tropicali era in atto un’opera di disboscamento per motivi economici. Trattandosi di paesi molto poveri si è avviato questo tipo di commercio, nel corso di questi anni, grazie all’interesse sempre crescente delle Case delle farfalle, si sono via via formati questi allevamenti di farfalle”.

Sono stati gli operatori stessi di queste aziende che si sono recati nei paesi  tropicali a insegnare alle popolazioni autoctone come allevare le farfalle, da qui  si è giunti a fare capire l’importanza di proteggere la foresta tropicale. In maniera tale che ora loro stessi hanno un proprio interesse verso questo tipo di allevamento, che è diventato molto remunerativo per questi Stati. Le notizie che arrivano sono molto incoraggianti. In Costa Rica, ad esempio, un paese che aveva perso completamente la biodiversità, nel giro di 15 anni è stata recuperata al 100%. Tant’è che i fondi destinati all’esercito adesso vengono destinati interamente all’ambiente.

Ma qui in Sicilia esistono specie di farfalle di rilievo? “Si, attualmente proprio grazie ai proventi delle Case delle farfalle stiamo cercando di sostenere la ricerca in questo campo. C’è un lavoro che da tanti anni va avanti sull’Etna, dove vive una farfalla molto importante per noi, che si chiama Aurora dell’Etna. Prende il nome dal luogo dove per la prima volta è stata trovata e descritta, è una specie molto rara di cui sappiamo ben poco e stiamo lavorando tanto con i comuni della zona dell’ etneo per studiarla e perché diventi un po’ il simbolo di questa zona. Il nome scientifico è Antocaris Damone, è molto piccola, viene chiamata Aurora perché, ha il colore in punta alle ali molto simile all’Aurora che sorge sull’Etna.  Fino ad adesso la ricerca è proseguita grazie all’ Unione italiana Zoo e acquari e alla Butterfly Arc a Montegrotto Terme, che ci hanno finanziato. E’ giusto studiare le nostre farfalle, e occuparsi di protezione ambientale non soltanto in relazione agli ecosistemi tropicali, ma  anche ai nostri”.

Ricordiamo che le Case delle Farfalle sarà possibile visitarle nei seguenti punti:

A Palermo fino al 15 giugno 2024 a Villa Filippina – Piazza San Francesco di Paola n.18

A Ragusa fino al 17 Giugno presso il Centro Commerciale Culturale – Via Giacomo Matteotti. n.61 Centro storico- Ragusa Superiore

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