PALERMO. “Forte come la morte è l’amore”. Le parole le hanno scelte assieme, il papà e la mamma di Giulia Mazzola e l’artista Igor Scalisi Palminteri. Parole impresse ai piedi del murales in memoria della bambina morta a sei anni in un incidente stradale. Sorge tra le case dell’Albergheria, a Palermo, dove la piccola è vissuta “circondata dall’affetto dei suoi familiari e dei suoi amici e compagni di scuola, del Gruppo Pietre Vive e della Biblioteca delle Balate”. Una storia non di morte ma di vita. “In quei luoghi – ricorda chi l’ha conosciuta -, Giulia ha coltivato la volontà di sapere sempre di più e la passione per la danza“. E Giulia, in quel murales, è ritratta vestita di quella passione che ha aggiunto vita alla sua vita. Così Igor Scalisi Palminteri l’ha voluta rappresentare per comunicare a tutti “un segno di speranza che è una certezza”: “Forte come la morte è l’amore!”
Olivia è la mamma di Giulia, Massimo il papà. Entrambi nella memoria e nel cuore hanno conservato il volto della loro bambina. Adesso c’è un murales, davanti alla scuola ‘Nuccio’, all’Albergheria, nel quartiere la famiglia vive, per fare in modo che la presenza di Giulia sia un segno dipinto, una presenza, nei giorni dell’assenza. Il murales viene inaugurato oggi, nel giorno del compleanno della bambina ed è ispirato a un verso del ‘Cantico dei Cantici’: “Forte come la morte è l’amore” e ritrae una danzatrice. Giulia sognava di diventare ballerina, amava la danza. E da danzatrice continuerà a vivere in chi l’ha conosciuta e in chi la incontrerà tra le strade dell’Albergheria.